Reggio Emilia
Il Napoli riscivola a -4, ha il confronto diretto a Torino, di questo passo si arrenderà come sempre in anticipo. Sarri ha un bel da dire: “Puntiamo agli 87 punti, il record di ogni tempo per il club: se arriva in fretta, meglio”. L’obiettivo rimane lo scudetto, nonostante il 5° potenziale economico della serie A, come evidenziava Albiol. Gli azzurri sono usciti dalle 3 coppe stagionali, per conquistare il terzo tricolore, sul più bello si incartano su se stessi: 2-4 con la Roma, 0-0 a San Siro con l’Inter, tanta fatica per battere il Genoa, al Mapei recuperano solo un punto, a 10’ dalla fine. Due parate di Consigli sono super, Milik coglie una traversa eppure non è abbastanza per sottomettere un Sassuolo che regolarmente mette in difficoltà Sarri. La striscia esterna positiva resta aperta, fanno 28 gare, permangono i dubbi sulla tenuta fisica dei titolari. Il fraseggio a lungo non trova sbocchi, si perdono brillantezza e precisione. Troppi fuorigioco (compreso sul gol immediato di Callejon), Insigne una volta non trova la porta (sarebbe comunque stato fermato per offside), l’altra si fa parare da Consigli. Le triangolazioni azzurre restano piacevoli, Mertens però esce presto dalla partita. Il Sassuolo passa alla prima chances vera, fallo di Koulibaly su Politano e punizione da sinistra di Sensi: Peluso anticipa il senegalese, traversa, infila il napoletano mancato, per il quale l’ad Carnevali aveva rifiutato 32 milioni complessivi, a fine gennaio. In stagione, il Napoli è andato sotto per 10 volte, in 8 ha recuperato, ce la farà anche stavolta, non completamente, anche perchè Jorginho è limitato da Sensi. Berardi viene ammonito per proteste, per una volta avrebbe ragione, Fabbri tuttavia espelle il tm Fusani e due collaboratori di Iachini.
La ripresa vede il forcing azzurro, sterile, con manovra monocorde e anzi parate di Reina, su Politano e Rogerio, poi Berardi spreca il tapin e anche una bella opportunità. Serve Milik, per Jorginho, a 25’ dalla fine il passaggio al 4-2-3-1, ma il polacco manda alto, in acrobazia. L’altro capolavoro di Consigli è sulla gran girata del centravanti rivelazione degli Europei. Il pari arriva sull’unico squillo di Mario Rui: cross da sinistra, Milik contrasta Acerbi, Callejon pressa Rogerio che fa autogol. L’unica palla dell’1-2 è su angolo di Albiol, sponda di nuovo per Arkadiusz Milik e sforbiciata sul montante. Sarri accarezzava il sorpasso momentaneo alla Juve: “Abbiamo tirato tanto – spiega -, sfruttiamo però una percentuale ridotta delle palle gol create. E’ mancata qualità in impostazione”.
Vanni Zagnoli
SASSUOLO-NAPOLI 1-1
GOL: 22’ Politano (S), 35’ st Rogerio aut.
SASSUOLO (3-5-2): Consigli 7; Goldaniga 6,5, Acerbi 6, Peluso 6; Lirola 6, Mazzitelli 6 (33’ st Cassata sv), Sensi 6,5 (39’ st Magnanelli sv), Missiroli 6,5, Rogerio 5; Berardi 6 (28’ st Ragusa 5,5), Politano 6,5. All. Iachini.
NAPOLI (4-3-3): Reina 6; Hysaj 5,5, Raul Albiol 5,5, Koulibaly 6, Mario Rui 5,5; Allan 6 (38’ st Diawara sv), Jorginho 5,5 (20’ st Milik 6,5), Zielinski 5,5; Callejon 6,5, Mertens 5,5 (30’ st Hamsik 6), Insigne 5,5. All. Sarri.
ARBITRO: Fabbri di Ravenna 6,5.
Note: ammoniti Peluso, Berardi, Goldaniga, Cassata, Ragusa, Albiol, Jorginho. Angoli: 5-4 per il Napoli. Recupero: pt 2’, st 5’. 16900 spettatori per un incasso di 448mila euro.
Da “Il Gazzettino”