Reggio Emilia
Il 2-1 del Mapei è lo specchio dell’Allegri bis, lampi ma anche mediocrità. La vittoria a due minuti dalla fine firmata Kean porta di fatto a +9 sulla Roma, considerato lo scontro diretto, e a +10 sulla Fiorentina, che ha una gara da recuperare e anche da ospitare la Juve, all’ultima giornata, ma ormai il quarto posto è blindato e anzi si può superare il Napoli, a un punto. Come occasioni, il Sassuolo non è stato inferiore.
La Juve inizia a fare la partita, senza grande ritmo, Danilo è interno, accanto a Zakaria. Le prime fiammate sono con Raspadori, destro da fuori vicino alla porta, e su cross di De Sciglio, allontanato di pugno da Consigli. Torna Rugani, a sorpresa, e fa argine nella difesa in maglia gialla con bande blu, anzichè bianconera. Raspadori piace alla Juve, è nel vivo della manovra, al contrario di Scamacca, altrettanto conteso dalle grandi. L’altro azzurro di casa, Berardi, sfiora la traversa direttamente dall’angolo. La curva bianconera incita e si schiera con Andrea Agnelli: “C’è solo un presidente, un presidente”, alludendo a un possibile cambio.
I movimenti difensivi chiamati da Allegri sono attenti, a tratti la linea è a 5. Un errore di Dybala in disimpegno serve Berardi, il calabrese trova lo spiraglio da fuori e con un destro molto forte non sorprende Szczesny. E’ a destra che la Juve punge, il cross di Bernardeschi trova Dybala, la girata è pronta ma scentrata e Zakaria manca il tapin. Rabiot fa il regista, da dietro, le verticalizzazioni ci sono, manca precisione. I raid modenesi sono più saettanti, Muldur chiama al tiro Scamacca, la replica del portiere polacco è adeguata. Alvaro Morata arretra a prendersi palla e scambia con Dybala, che ha la tendenza a scivolare. La Juve gioca palla a terra, il ritmo diventa frenetico e premia il Sassuolo, più insidioso. Scamacca leva palla a Morata, Maresca non sanziona il fallo, l’azione poi prosegue, Kyriakopoulos serve Berardi che inventa il 12° assist, un colpo di tacco a liberare Raspadori: il sinistro dell’attaccante esterno sorprende Szczesny, che poteva fare di più. L’arbitro usa lo stesso metro sul pareggio bianconero, Morata interviene su Kyriakopoulos, si potrebbe fermare l’azione, la palla arriva poi a Dybala che azzecca un sinistro prepotente. Prima dell’intervallo un colpo di testa di Morata, fuori di poco.
Si ricomincia con gli affondi a destra di De Sciglio, da nazionale. Batte l’angolo per Morata, la girata area è eccellente e Consigli si supera nell’opposizione per evitare che la palla entri, evitando anche l’irrompere di Bonucci. La squadra di Alessio Dionisi costruisce, Muldur da fuori mette in difficoltà Szczesny. Allegri leva Dybala per Vlahovic e cambia un centrale difensivo, con Chiellini per Rugani. Si vedono poco Zakaria, Danilo, Rabiot, piace invece anche l’intesa fra Vlahovic e Morata, vicino al vantaggio. Il pressing torinese è applicato, la palla resta più tra i piedi neroverdi e quando la perdono Vlahovic è fulmineo nel lanciarsi. Colpisce l’umiltà della Juve nei duelli, l’applicazione al limite dell’area a contenere il tridente marchiato Mapei. De Sciglio crossa per Kean, è Chiriches con il petto a deviare e a esaltare di nuovo Consigli. Che addomestica una conclusione di Rabiot. Il posticipo si decide con un lancio lungo sulla sinistra, Alex Sandro svetta di testa e serve Kean, che si appoggia con il corpo a Chiriches e gira, Consigli si lascia perforare fra le gambe.
Vanni Zagnoli
Sassuolo-Juventus 1-2
Sassuolo (4-2-3-1): Consigli 6,5; Muldur 6,5, Chiriches 5,5, Ayhan 6, Kyriakopoulos 6,5; Frattesi 5,5 (43’ st Henrique ng) Maxime Lopez 6; Berardi 7 (34’ st Defrel ng), Raspadori 7,5, Traore 6 (34’ st Djuricic ng); Scamacca 6. All. Dionisi 6,5.
Juventus (4-4-2): Szczesny 6; De Sciglio 7, Bonucci 6, Rugani 6 (10’ st Chiellini 6), Alex Sandro 6.5; Bernardeschi 6 (43’ st Miretti ng), Zakaria 6, Danilo 5,5, Rabiot 6; Dybala 7 (10’ st Vlahovic 6,5), Morata 6,5 (22’ st Kean 6,5). All. Allegri 6,5.
Arbitro: Maresca 6.
Reti: 38’ Raspadori, 45’ Dybala; 43’ st Kean.
Note: ammoniti Scamacca, Maxime Lopez, De Sciglio. 16mila spettatori. Angoli 6-4. Recupero: pt 1’, st 4’.
Da “Il Gazzettino”