E’ una signora Dea, cinquina nel primo tempo di Sarajevo e altri tre nella ripresa, arriva facilmente al terzo turno preliminare, con un punteggio record. Una settimana prima, a Reggio Emilia, campo di Europa league, si era fatta riprendere sul 2-2, mettendo a rischio il passaggio alla penultima fase prima dei gironi, in Bosnia domina, dall’inizio. Nessuna distrazione difensiva contro i granata e la solita genialità del gioco di Gasperini, con il Papu Gomez.
Al 5’, il più è già fatto, perchè i bergamaschi hanno bisogno di vincere. Angolo dell’italoargentino di 30 anni, un difensore sul primo palo devia sul palo, la palla respinta corta si impenna e Palomino di testa non sbaglia. Passano dieci minuti e i nerazzurri raddoppiano con il destro fantastico da fuori di Gomez, con palla bassa all’angolino. La retroguardia di casa non è proponibile, su cross dalla destra ancora del Papu, allontana male, Barrow di petto appoggia per Masiello che non perdona in rasoterra.
Allo stadio Asim Ferhatovic Hase, i tifosi di casa ammutoliscono, poi riprenderanno a tifare, con fumogeni e cori, festa a prescindere, perchè comunque per loro la sfida al calcio italiano è stata inebriante, con quell’illusorio 2-2 d’andata. Al 28’, è già poker, con l’eurogol di destro del Papu Gomez, davvero sprecato, in provincia: tiro dai 25 metri e palla ancora nell’angolino. Lì viene in mente la vittoria per 5-1 a Londra, con l’Everton, con il portiere Pickford in panchina, poi primattore dell’Inghilterra semifinalista. E proprio il portiere è il tallone d’Achille dei bosniaci, viene trafitto in autorete da Ahmetovic, sugli sviluppi di un angolo, ad anticipare Palomino. E’ lo stesso Bojan Pavlovic a litigare con i tifosi, mortificati dalla manita.
Nella ripresa si gioca a tennis, con la 6. rete: Pessina fa correre a destra Hateboer, cross, il portiere interviene goffamente e Barrow da due passi gira in porta.
L’unica parata di Berisha è sul sinistro di Hebibovic, mentre sul fronte lombardo anche Gosens è insidioso. La settima perla arriva dal subentrato Zapata, in miglioramento di condizione, controlla in area, Rahmanovic tocca palla ma serve Barrow, che con il sinistro non sbaglia. Nel finale, cross dalla sinistra di Gosens, Zapata gira in acrobazia, deviazione e da due passi sempre il gambiano fa tripletta.
E’ naturalmente la più larga vittoria dell’Atalanta in Europa e anche la più ampia in trasferta di un’italiana.
e nella formazione di partenza è la stessa della scorsa stagione, con il solo Matteo Pessina in più. A 21 anni, il centrocampista brianzolo è rientrato dal prestito a Spezia, surroga Pasalic, come vice Cristante. Il calcio di Gasperini raramente delude, a parte qualche amnesia difensiva. Fra una settimana potrebbe tornare Ilicic ma neanche sarebbe indispensabile, con questa Atalanta. «Volevamo giocare su ritmi più alti – spiega Gasperini -, incide il calo nervoso dei bosniaci. Mi ero tenuto qualche carta per la ripresa. Barrow? Brucia le tappe».
Vanni Zagnoli
Sarajevo-Atalanta 0-8
GOL: 4′ Palomino, 15′ e 28′ Gomez, 18′ Masiello, 39′ aut. Ahmetovic; 6’, 25’ e 35’ Barrow.
Sarajevo: (4-3-3): Pavlovic 4; Hebibovic 4,5, Dupovac 5, Mujakic 4,5, Pidro 4; Adukor 4,5, Rahmanovic 4,5 (30’ st Stanojevic 5), Halilovic 5; Sisic 5 (38’ st Tatar sv), Ahmetovic 4,5 (23’ st Handiz 4,5), Velkoski 4. All. Musemic.
Atalanta (3-4-1-2): Berisha 6; Toloi 6,5 (29’ st Castagne 6,5), Palomino 8, Masiello 7; Hateboer 7, Freuler 7 (35’ st Valzania), de Roon 6,5 (11’ st Zapata 7), Gosens 7,5; Pessina 7; Barrow 7,5, Gomez 8. All. Gasperini.
Arbitro: Attwell (Inghilterra) 6,5.
Note: ammoniti Toloi, Hebibovic e Adukor. Spettatori 20mila.
Da “Il Gazzettino”