Arriva Frank Ribery, alla Fiorentina, chissà se fallirà come Ronaldinho e Rivaldo al Milan o se sarà dignitoso o vincente. Il francese ha 36 anni, viene da stagioni da comprimario nel Bayern di Monaco, è lontano dall’imprevedibilità del 2006, del trascinamento della Francia in finale mondiale, persa contro l’Italia. Scarface ha sempre la faccia segnata, è maturato, non dà più di matto ma, come l’olandese Robben, è al tramonto. Un paio di stagioni belle le può reggere, ma a mezzo servizio, può trascinare per una manciata di gare, magari portare i viola verso la finale di coppa Italia, perchè Commisso è ambizioso e vecchio, ha fretta di lasciare un segno.
Daniele Pradè ha avuto gioco facile nel firmarlo, l’ex ds di Udinese, Sampdoria e Roma si è assicurato l’ala sinistra vecchia maniera, dribbling e cross o tiro, dal fondo, svincolata dopo 12 stagioni in Baviera. Firma per un biennio, appunto, a 4 milioni di euro annui più bonus legati al rendimento personale e della squadra. Non li vale più, pensate che Balotelli (più giovane di 7 anni) si contenta di base di un milione mezzo. Ribery è stato a Coverciano a incontrare Joe Barone, il braccio destro del presidente , e Montella, già fraternizza con i compagni e oggi sarà presentato, dopo le visite mediche. Dalle 20, saranno aperti i cancelli dello stadio Franchi per il saluto dei tifosi al fuoriclasse transalpino. Divertirà, insomma, con Federico Chiesa, naturalmente avrà il numero 7. La Fiorentina viene da due stagioni senza Europa, con Paulo Sousa e Pioli, Montella ha chiuso malissimo la scorsa annata, insegue il settimo e il ritorno in Europa, memore della semifinale persa anni fa in Spagna. Commisso ha soldi da investire, persino più dei Della Valle che non volevano buttarli, sogna una Viola da scudetto, come nell’82, quando lo perse all’ultima giornata a favore della Juventus.
Anche l’Inter avrà il suo attaccante, Alexis Sanchez. Esplose all’Udinese, con Guidolin, che lo portò vicino alla porta, in Inghilterra non è stato poi così grande, con Conte il cileno vuole ritornare primattore, con Lukaku dovrebbe dare spettacolo.
Voci dalla Francia, al Milan piace Terrier, 9 gol la scorsa stagione nel Lione, mentre aspetta sempre di piazzare Andrè Silva e Laxalt, l’esterno mancino è vicino all’Atalanta. Anche Schick è in uscita, dalla Roma, ma niente ritorno alla Sampdoria, piace al Lipsia, la grande rivale del Bayern un anno fa, in Bundesliga. Il mercato chiuderà fra una dozzina di giorni, ancora non si è infiammato, aspettiamo sempre di capire dove andrà Icardi, dove Higuain, che movimenti farà il Parma, specialista dei colpi last minute. L’Udinese cerca rinforzi a basso prezzo, tante squadre sono a posto, il Napoli ha bisogno di un grande attaccante per diminuire il gap dalla Juve, Milan e Inter sono ormai a bolla. Anche la serie B offrirà qualcosa di particolare, soprattutto per le 4 venete. I campionati iniziano a mercato aperto, da anni. Imperano i prestiti, con diritti di riscatto a cifre magari elevate. Le veronesi non sono per ora così competitive, per salvezza l’Hellas e promozione il Chievo. E’ il momento dei ds e dg, dei procuratori e intermediari, delle plusvalenze vere e gonfiate.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”