Parma-Juve è stata una bella partita. Molto di più, per esempio, di Chievo-Juve. Il gol di Mandzukic al 2’, su distrazione di Bruno Alves e di Iacoponi (come a Bologna con la Spal) agevola i bianconeri, sul cross da destra di Cuadrado, ma la gara per un’ora è vivissima e anche nel finale.
Gervinho salta subito tutti, Alex Sandro in scivolata prolunga, Cuadrado anticipa Di Gaudio. L’ex veneziano Stulac coglie la traversa da fuori e poi impegna a terra Szczesny. In mezzo Cristiano avvicina il primo gol italiano, di testa.
Cuadrado esce a medicarsi, Bernardeschi scala per un 4-4-1, ma proprio dalla sua parte arriva il pari. Crossa il 37enne Gobbi, Inglese pizzica in acrobazia per Gervinho che davanti alla porta tocca il pari, facendo gioire i 15mila parmigiani.
Alla Roma, l’ivoriano si faceva notare per i gol divorati, oltrechè per la gran velocità, è l’uomo salvezza per i crociati. Avvicina il vantaggio all’intervallo, con l’assist sciupato da Luca Rigoni, respinta del portiere e poi di Chiellini. Gli esterni crociati (l’altro è Di Gaudio) mettono in crisi Cuadrado e Alex Sandro ma anche chi deve raddoppiare. Il colombiano non è un terzino, Allegri sbaglia a lasciarlo contro Gervinho. Dopo l’1-1 c’era stata anche parecchia Juve, con movimenti buoni di Cristiano ma non così trascinante. Alla ripresa cerca di risolverla lui, ma una conclusione sballatissima testimonia quanto gli manchi il gol. La Juve macina azioni (Khedira calcia alto), anche di squadra, serve maggiore precisione al tiro. Occorrerebbero le rifiniture di Dybala, Allegri lo lascia in panchina, Matuidi è uomo ovunque e risolve la partita. Azione di Sandro, Mandzukic di tacco e il francese infila, per la felicità dei 7mila bianconeri. Lì la partita finisce, perchè il Parma ha termina le energie, è un classico delle piccole squadre, la gran partenza e poi l’arrancare, con passaggio al 4-4-2. La Juve insiste, alterna cross e palla a terra, è anche un piacere vederla giocare, tantopiù con Douglas Costa. Cristiano si scusa con Khedira per un tirocross errato, il ritmo scende, la regina del calcio italiano fa correre gli avversari, tenendo palla a terra. Le fiammate sono improvvise, Douglas coglie il palo esterno da fuori. E’ il momento di risparmiare energie e anche di Emre Can, al posto di Pjanic, il turco di Germania vorrebbe fare il titolare, Allegri lo fa aspettare, come in genere con i nuovi acquisti, escluso ovviamente Cristiano. Azzarda nel finale, levando Khedira per Dybala (100 presenze in A in bianconero), altro offensivo, l’effetto è che Inglese avvicina la porta, dopo Di Gaudio. L’impressione è che l’allenatore livornese faccia esperimenti in situazioni allenanti, sopra di un gol non difende e basta. Chiude con il 4-4-2 e altre palle gol. Cuadrado su Ceravolo rischia l’espulsione. Dunque, la fase difensiva torinese è imperfetta, il centrocampo solido e il gioco offensivo già di buon livello. 6/7 alla prestazione.
Vanni Zagnoli
Parma-Juve 1-2
GOL: 2′ Mandzukic, 33′ Gervinho, 13’ st Matuidi.
Parma (4-3-3): Sepe 6,5; Iacoponi 5, Bruno Alves 5,5, Gagliolo 6, Gobbi 6,5; L. Rigoni 6 (15’ st Deiola 5), Stulac 6,5, Barillà 5; Gervinho 7 (16’ st Da Cruz 5,5), Inglese 6, Di Gaudio 6,5 (35’ st Ceravolo 6). All.: D’Aversa.
Juventus (4-3-3): Szczesny 6; Cuadrado 5,5, Bonucci 6, Chiellini 6, Alex Sandro 6,5; Khedira 6 (35’ st Dybala sv), Pjanic 6,5 (28’ st Emre Can 6), Matuidi 7; Bernardeschi 6,5 (10’ st Douglas Costa 7), Mandzukic 7, Ronaldo 6. All.: Allegri.
Arbitro: Doveri di Roma 6,5.
Note: ammoniti Pjanic, Bernardeschi, Rigoni, Cuadrado. Recupero: pt 2’, st 4’. 22mila spettatori.
Da “Il Gazzettino”