Vanni Zagnoli
Stasera torna in campo la Juve, a 0 punti, contro il Chievo fra le capoclassifica, a punteggio pieno. Fra i bianconeri spera di esordire in serie A Daniele Rugani, lucchese di 21 anni, di cui l’ad Marotta aveva acquistato metà del cartellino già due anni fa, quando era in B, con l’Empoli.
Rugani, martedì sera è stato ammonito: una rarità, nella sua carriera.
“Già – sorride il difensore centrale dell’under 21, dopo il 1-0 alla Slovenia -, da 60 partite non mi sventolavano cartellini gialli. A Reggio Emilia l’episodio è stato particolare, ho semplicemente ostacolato un avversario, ma va accettato”.
Scirea, mito juventino scomparso nell’89, chiuse 8 campionati di fila senza ammonizioni e in tutto ne subì appena 9…
“Allegri a me chiede proprio maggiore determinazione, sul campo. Io cerco di ascoltarlo e di imparare”.
La scorsa stagione era stato l’unico a non saltare neanche un minuto, in serie A. Ora è dietro a Bonucci, Chiellini e Barzagli: si attendeva di restare sempre in panchina?
“Onestamente sì, perchè nel mio ruolo ci sono giocatori intoccabili, reduci da 4 scudetti in sequenza. L’obiettivo era inserirmi il più in fretta possibile e apprendere rapidamente movimenti differenti, rispetto al biennio con l’allenatore Sarri”.
Che effetto le fa chiudere la classifica, con la Juve?
“Con il Chievo vogliamo proprio resettare la cattiva partenza. Dobbiamo iniziare a macinare punti”.
Il ct azzurrino Di Biagio ha elogiato la prova sua e del centrale milanista Alessio Romagnoli. Sarete la futura coppia difensiva anche della nazionale?
“Ce lo auguriamo. Dobbiamo però lavorare ancora tanto, c’è molta strada per guadagnarci il posto. Siamo giovani, vogliamo migliorare e crescere ogni giorno”.
Sarri non ha iniziato bene, a Napoli. Domenica al ritorno in Toscana come sarà accolto?
“Spero bene, perchè ha fatto veramente la storia dell’Empoli. Ha dato tantissimo a livello tecnico alla squadra e sul piano umano alla città”.