Vince il Napoli, ma la Fiorentina era stata a lungo superiore, come velocità e idee. Risolve Insigne, ieri ispirato, dopo un avvio di stagione deludente, anche in nazionale, con la prestazione modesta di Bologna, contro la Polonia.
Ancelotti ripresenta Callejon a destra e Mertens centravanti, più Hamsik come playmaker. La manovra non migliora di tanto, rispetto al 2-0 del primo tempo di Genova con la Samp, dietro c’è Maksimovic per Raul Albiol, per il turnover da Champions league.
Il primo tempo è viola, con Eysseric, Karnezis alza in angolo. Replica Zielinski, serve Insigne, fuori. Come la conclusione volante di Callejon e un altro tentativo di Insigne. Chiesa è intraprendente, con il destro a giro modello papà Enrico avvicina il bersaglio. Il gioco di attesa e ripartenza veloce di Stefano Pioli, ma anche il controllo del centrocampo, con Benassi, per un tempo è convincente.
Qualche lampo degli azzurri alla ripresa, con Hamsik, che però calcia male. Mertens avvicina il vantaggio prima di uscire, l’ingresso di Milik vivacizza la squadra di Ancelotti. Dopo, però, un colpo di testa di Eysseric. L’intesa Milik-Insigne migliora, Dragowski deve salvare. Le giocate sono individuali, Zielinski si muove bene, salvo concludere alto. Esce Gerson, interessante talento ex Roma. Chiesa ha uno dei pochi spunti del secondo tempo, si spegne con il passare di minuti, come la viola, mentre Simeone non è mai pericoloso. La stanchezza fa perdere lucidità alla squadra di Pioli, concede un cross a Mario Rui e l’azione personale ad Allan. Sembra una partita da 0-0, sino all’assistenza di Milik, Insigne anticipa capitan Pezzella, il destro è vincente.
Nella battaglia tattica, Pioli deve inserire Pjaca, peraltro lontano dagli spunti di Euro ’16, che lo portarono alla Juve, mentre Ancelotti saggiamente leva il goleador di giornata per Rog, più efficace nell’interdizione.
Il Napoli ha sempre la capacità di uscire nei finali di gara, soprattutto quando la partita si apre, ha difficoltà nello sbloccarla, per la prima volta non prende gol, anche grazie al salvataggio di Koulibaly. Con Sarri costruiva di più, era spesso spettacolare e aveva maggiore continuità anche nei risultati. Ancelotti ha l’attitudine ai cambi, per restare attaccato alla Juve (raggiunta in testa, ma oggi riceverà il Sassuolo), sul lungo periodo è una strategia vincente. E bacia Insigne al momento di levarlo. Il fantasista lo ringrazia: «Perchè mi ha riproposto titolare».
Dispiace il San Paolo semivuoto, complice la querelle fra il sindaco De Magistris e il presidente De Laurentiis, che minaccia di giocare la Champions a Bari.
Napoli-Fiorentina 1-0
GOL: 33’ st Insigne.
Napoli (4-3-3): Karnezis 6; Hysaj 6, Maksimovic 6, Koulibaly 6,5, Mario Rui 6; Allan 6,5, Hamsik 5,5, Zielinski 6; Callejon 6,5 (25′ st Ounas 6), Mertens 5,5 (11′ st Milik 6.5), Insigne 7 (35′ st Rog sv). All. Ancelotti.
Fiorentina (4-3-3): Dragowski 6; Milenkovic 6,5, Pezzella 5,5, Vitor Hugo 6.5, Biraghi 5,5; Benassi 6 (34′ st Pjaca sv), Veretout 6 (19′ st Edimilson Fernandes 5.5), Gerson 6 (15′ st Dabo 5.5), Chiesa 6, Simeone 5, Eysseric 6. All.: Pioli.
Arbitro: Fabbri 6,5. Note: angoli 10-3 per il Napoli. Ammoniti: Chiesa, Zielinski, Pezzella, Eysseric per gioco falloso. Recupero: pt 0’, st 4′. Spettatori: 20mila circa.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”