(v.zag.) Adesso sì che Silvio Berlusconi e Adriano Galliani sono davvero rientrati nel calcio. Nel senso che a Monza hanno provveduto a esonerare l’allenatore Zaffaroni, che in biancorosso aveva già vinto, con un loro uomo di fiducia, Cristian Brocchi. L’ex esterno del Verona di Prandelli, 9° in serie A, nel 2000, è grande amico di Vieri, di affari e discoteche, era stato al Milan da giocatore per un totale di 6 stagioni, prima di chiudere alla Lazio, e in rossonero aveva iniziato ad allenare, nelle giovanili, per subentrare a Mihajlovic. Che non piaceva al proprietario, nonostante si fosse qualificato per la finale di coppa Italia. Nella primavera 2016 venne promosso Brocchi, fallì esattamente come Filippo Inzaghi. Meglio era andato il primo grande ex, Seedorf, non confermato perchè aveva la squadra contro. Brocchi ripartì dalla serie B, dal Brescia, con un buon girone d’andata, senonchè 7 sconfitte in 9 gare gli costatrono il posto. Era comunque nel circuito che conta, al punto da essere chiamato con Zambrotta come assistente di Capello, allo Jiansung Suning, la società cinese del presidente dell’Inter. Dove lasciò con la rescissione dell’ex ct di Inghilterra e Russia.
Al Monza rileva Marco Zaffaroni, ex Torino, capace di vincere la serie D e di arrivare ai playoff in C. Aveva iniziato la stagione con 3 successi, da quando il presidente Felice Colombo ha lasciato ha conquistato appena 2 punti in 5 gare, a giustificare l’ingaggio del pupillo di Berlusconi. Che ha la villa di Arcore a pochi chilometri dallo stadio Brianteo e il progetto di portare i biancorossi in A, in due stagioni, con giocatori “senza barba nè tatuaggi”. Ha varato la svolta nel consueto pranzo del lunedì, con il senatore Galliani. Zaffaroni si unisce alla lista di esonerati dal presidente, partita con Liedholm e comprendente anche i grandi Tabarez (14 anni complessivi da ct dell’Uruguay) e Allegri. A gennaio sarà ingaggiato il talentuoso Marco Fossati, dal Verona. Ex rossonero, ovviamente.
Da “Il Gazzettino”
