Aspettando la prima medaglia olimpica (4 eliminazioni di fila ai quarti, prima del fiasco di Rio), l’Italia femminile punta al secondo podio mondiale. Fu iridata a Berlino, nel 2002, facendo da ideale apripista al campionato del mondo vinto dal calcio, mentre 4 anni fa fu quarta, a Milano.
Davide Mazzanti viene dall’argento in World Grand prix, cerca di imitare Massimo Barbolini, vincitore di una coppa del mondo. Chiude la prima fase a punteggio pieno, come solo la Serbia, ieri ha perso il primo set, con la Cina, ma non c’è da allarmarsi, perchè le sensazioni sono molto diverse, rispetto ai balbetti di Lanza e Juantorena, già evidenti nel girone di Firenze.
La nazionale riparte con 15 punti, due in più degli Usa; Cina e Russia hanno 4 vittorie e 12 punti, Thailandia e Turchia con 3 successi sono quasi fuori, tantopiù le ottomane del Giovanni Guidetti, con 9 punti. Mazzanti gioca proprio per allontanare l’ombra del tecnico modenese, che più volte è arrivato davanti all’Italia, con Germania, Olanda e le turche.
L’Italia giocherà domenica alle 9,10 con l’Azerbajian, su Rai2, lunedì con le thailandesi (12,20, Raisport), mercoledì con la Russia e giovedì con gli Usa, sempre alle 9,10, su Rai2. Passano le prime 3 e la speranza è che arrivi alle ultime 2 gare già qualificata, come gli uomini. La formula è leggermente diversa rispetto al mondiale italo-bulgaro, con due gironi da 8 squadre, prima delle finali a 6.
Le 10 debuttanti (su 14) e le 5 nuove italiane non godono purtroppo della stessa popolarità di Zaytsev e compagni. Escluso ieri, hanno giocato all’alba: fossero alle 21,15, come tutte le partite degli azzurri di Blengini, farebbero innamorare gli italiani, e non solo per l’avvenenza. Si rischia di pagare l’età media di 23 anni (la capitana Chirichella ne ha appena 24) nelle gare chiave. Per arrivare fra le 4 elette occorrono altre 8 gare, la tenuta fisica è garantita. Al palleggio la bassanese Ofelia Malinov, figlia di pallavolisti bulgari, dopo Rio ha scalzato Alessia Orro, neanche convocata, e lascia in panchina Carlotta Cambi. La nigeriana Paola Egonu, 20 anni, vale il polacco Kurek, mvp a Torino, mentre Lucia Bosetti è più continua del passato. Al centro Cristina Chirichella assiste alla consacrazione di Anna Danesi, a 22 anni svettante a muro. Fa parte del trio di Conegliano, con il neoacquisto Miriam Sylla, schiacciatrice ivoriana, un anno fa esclusa dagli Europei per un doping fasullo, e con la 31enne Monica De Gennaro, miglior libero al mondo.
Vanni Zagnoli
ITALIA-CINA 3-1 (20-25, 26-24, 25-16, 25-20): Malinov 4, Egonu 29, Bosetti 14, Sylla 15, Chirichella 12, Danesi 12; De Gennaro (l); Parrocchiale, Cambi, Lubian. Ne Ortolani, Nwakalor, Fahr, Pietrini.
Italia: 8 aces, 13 battute sbagliate, 19 muri, 22 errori. Cina: 4 aces, 5 bs, 9 m, 10 e.
“Il Gazzettino”