Saranno mondiali tripartiti, per la prima volta nella storia. Nel 2026 si svolgeranno in Stati Uniti, Canada e Messico e per i canadesi sarà il primo mondiale, dopo l’olimpiade del ’76. A Usa ’94 e in Messico 1970, invece, l’Italia arrivò in finale, battuta sempre dal Brasile.
La votazione è stata ieri, a Mosca, al 68° congresso della Fifa, con 134 voti per la candidatura americana e 65 per i nordafricani.
Fra 4 anni, il campionato del mondo sarà in Qatar, d’inverno, fra 8 sarà la prima volta a 48 squadre (con 80 partite), dunque l’Italia non avrà problemi a qualificarsi: 60 gare si giocheranno negli Stati Uniti, che ospiteranno tutti i quarti di finale, le semifinali e la finale, a Canada e Messico appena 10 partite ciascuno.
L’unico mondiale a più nazioni fu nel 2002, Corea del Sud e Giappone. L’Europeo si è giocato in Belgio e Olanda nel 2000, in Austria e Svizzera nel 2008, in Polonia e Ucraina, nel ’12: il prossimo sarà itinerante, si giocherà in 12 città, dall’idea di Michel Platini, ex presidente della Fifa.
L’Italia ha votato Marocco, contribuendo al 33% delle preferenze andate alla candidatura africana, contro il 67% dei vincitori, che avrebbe voluto appoggiare l’ex presidente Carlo Tavecchio.
«E’ stato vanificato tutto il lavoro fatto in precedenza dall’Italia nella politica internazionale – racconta l’ex (anche) commissario della Lega -. Appoggiare il Marocco va contro i desideri della Fifa, ora ne subiremo le conseguenze. Avevamo concorso a formare la governance che faceva capo a Infantino, le sue indicazioni non erano per il Marocco, così abbiamo subito una sconfitta schiacciante».
La scelta è stata del commissario della Figc Fabbricini, con il dg Uva. Per la felicità di Carlos Cordeiro, presidente della federcalcio statunitense: «Grazie mille per questo grande onore, il privilegio di poter ospitare il mondiale. Grazie anche alla federazione marocchina, in fin dei conti siamo tutti uniti dal calcio».
Il continente nero ha ospitato solo il campionato del 2010, in Sudafrica, sarebbe stato affascinante il primo grande avvenimento sportivo in nordafrica.
Alla Fifa, intanto, si ricandida Gianni Infantino. «All’inizio dell’incarico – accusa lo svizzero di origine calabrese -, era clinicamente morta, oggi è viva e piena di energia: tutti sanno la provenienza e la destinazione di ogni singolo dollaro. E i proventi non sono mai stati così alti». Quest’anno saranno di 6,2 miliardi.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”