Due figlie, le bellissime Virginia e Viktorija (su un totale di 6) sono all’Isola dei Famosi, Sinisa Mihajlovic ritorna invece ad allenare, dopo il quarto esonero in 10 anni. Il primo, da subentrato, fu proprio a Bologna. «Sono più riflessivo – racconta -, forse a volte sono andato in società complicate, di certo ho fatto meglio di predecessori e successori, sempre».
Relativamente. Papadopulo comunque salvò il Bologna, la Serbia al mondiale successivo si è qualificata, Mazzarri non ha fatto peggio, al Torino. Sempre di personalità, il serbo, nell’eloquio. «Nel Bologna del 2008 – ricorda – c’erano Di Vaio capocannoniere, Ventola che in allenamento sembrava un fenomeno e quando lo mettevo pensavo “ma come c***o è possibile che giochi così”? Adailton durante la settimana era pure fenomenale, non in partita. Questa squadra qualitativamente è migliore, vale più del terzultimo posto».
Dal mercato arriverà il granata Edera. «Prendere tanto per prendere qualcuno non serve a un c…, a parte la Fiorentina con Muriel nessuno innesta un giocatore che faccia la differenza. Magari succederà come alla Sampdoria, Soriano non giocava (con Zenga, ndr), ci puntai subito: può fare l’interno di centrocampo, qualche volta lo misi trequartista, in un 4-3-3. E’ un modulo fattibile, qui, a partita in corso anche il 4-2-3-1: preferisco la squadra offensiva, giocare e prendere rischi, avanzando il baricentro di 20-25 metri».
A Milano ebbe Andrea Poli, di Vittorio Veneto, eppure non lo impiegò molto, a Bologna si è ripreso spazio e da ex farà visita all’Inter.
«Proveremo a pressare alti, anche con lui, con la difesa alta, tentando di sfruttare il momento non facile dei nerazzurri».
Dove Mattia Destro, nelle giovanili, sembrava destinato a essere a lungo il centravanti della nazionale. «E’ incredibile che non giochi uno con le sue qualità, nel mio calcio sarebbe l’ideale: dipende molto da lui, in allenamento; gli ho riportato certe cose che mi hanno riferito, ha apprezzato la sincerità».
A Casteldebole c’erano in 400 ad applaudire l’ex vice di Mancini, all’Inter, ha iniziato l’allenamento dopo un’ora di confronto nello spogliatoio. «Lunedì ho conosciuto Saputo, è troppo umile, non ho mai visto un presidente così. Non dovessimo salvarci, mi dispiacerebbe per lui». Che in 4 anni ha investito 120 milioni, altri 40 andranno nello stadio. Si congeda su instagram Pippo Inzaghi, il difensivista, dai soli 16 gol segnati: «Con lo staff, abbiamo avvertito grande affetto dai tifosi, c’è rammarico per non avere evitato questa situazione. Da ora il Bologna ha un tifoso in più».
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”