Il Gazzettino. L’Inter sta meglio della Juve. Gli errori del colombiano Calab con l’Atletico Madrid

Thiago Motta (bolognafc.it)

Meglio l’Inter della Juventus, e non è una sorpresa, nell’ultimo weekend di vigilia del campionato di serie A. I nerazzurri si fanno raggiungere sull’1-1 allo scadere dal Chelsea, a Londra, i bianconeri perdono 2-0 a Goteborg contro l’Atletico Madrid, che aveva eliminato l’Inter ai rigori negli ottavi di Champions.

La squadra di Thiago Motta chiude il precampionato senza successi nei 3 test europei (con il Norimberga aveva perso 3-0) e senza reti su azione: il 2-2 con il Brest era arrivato su rigore e su azione d’angolo.

In Svezia il primo tempo è positivo, la sconfitta arriva nella ripresa, con Joao Felix e il rigore finale di Correa, due reduci dagli Europei, è figlia dei ricambi che aspetta il tecnico italobrasiliano. Per azionare Vlahovic, sarebbe perfetto Nico Gonzalez, al di là dell’ultima finale di Confederations league in cui ha deluso, nella Fiorentina.

Thiago parte con il 4-1-4-1, con Weah, Locatelli, Douglas Luiz e Yildiz alle spalle del centravanti serbo. Di Gregorio conferma le qualità con cui si rivelò già a Pordenone, al debutto in serie B, e si oppone a Llorente, poi Griezmann coglie il palo. Khephren Thuram convince nei contrasti e come equilibratore in mezzo al campo. Vlahovic e Yildiz scambiano discretamente, Thuram e Douglas Luiz cambiano gioco per Weah e per il giovane turco. Che, largo a sinistra, punta l’uomo cercando di rompere la linea a cinque dei colchoneros. Mancano la pericolosità negli ultimi metri e la precisione sotto porta, considerate le due pallegol sbagliate da Vlahovic. Alla ripresa la Juve prende gol, con il velo di Correa per Joao Felix. A Pescara, con i francesi del Brest, aveva reagito meglio, stavolta il ritmo cala e nel finale subisce il raddoppio, su palla persa a centrocampo da Fagioli, un po’ come all’Europeo con la Svizzera. Cabal stende Giuliano Simeone, il minore dei tre figli dell’allenatore Diego, e Correa segna dal dischetto: il colombiano arrivato dal Verona aveva chiuso male anche sul primo gol.

Timothy Weah spiega il dopo Allegri: “Adesso sia una squadra che attacca di più. Stiamo imparando il calcio di Thiago, meraviglioso a Bologna”. E’ difficile immaginare un Como capace di arginare la Juve sino alla fine, lunedì.

In Inghilterra l’Inter mostra un buon Marcus Thuram e progressi rispetto alla sconfitta con l’Al Ittihad. Mancano Lautaro e Calhanoglu, dovrebbero esserci con il Genoa. Il Chelsea di Maresca costruisce occasioni, Sommer piazza tre interventi decisivi, prima del pari. L’Inter inizialmente resta dietro, Bisseck deve avanzare per contrastare Enzo Fernandez. Le occasioni sono per Guiu e Cucurella, poi il gol dei campioni d’Italia. Bisseck percuote centralmente, Correa serve che Thuram, controllo e tiro precisi. Barella e Dimarco dialogano, l’esterno manca il raddoppio. L’amichevole è vera, con 3 ammonizioni nel primo tempo, in cui Mudryk e Guiu mancano il pari. Nel secondo tempo Thuram mostra di essere in condizione, mentre Dimarco esalta il portiere Sanchez. Nkunku fa la lo stesso con Sommer, poi salvato dal palo su Colwill. Con l’uscita di Thuram l’Inter riparte di meno, Palmer avvicina l’1-1. Lo trova il francese Ugochukwu, in mischia. Inzaghi vede maggiore equilibrio e giuste distanze, rispetto alla sconfitta a Monza. Con il Genoa, Mkhitaryan riparte titolare, a 35 anni e mezzo: ”Abbiamo fatto una bella preparazione, siamo quasi al completo. L’obiettivo è rivincere il campionato e grazie al popolo nerazzurro non siamo mai in trasferta”.

Bastoni ieri era a riposo, sabato ci sarà. Non Zielinski, pronto a fine mese. 

Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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