Il Gazzettino. Italia-Romania 2-2, il solito errore difensivo azzurro, pareggiato dal rigore procurato da Eder, su sponda di Pellè. Il 2-1 arriva sull’asse Florenzi-Okaka, Marchisio Gabbiadini. Il pareggio era viziato da fuorigioco, su punizione.

pareggio di andone

Il pareggio di Andone per la Romania arriva a 2′ dalla fine

ITALIA-ROMANIA 2-2

GOL: 8′ pt Stancu (R); st 10’ Marchisio rig, 21’ Gabbiadini, 43’ Andone (R).

ITALIA (4-4-2): Buffon 6 (24’ st Sirigu 6); Darmian 5,5, Barzagli 6, Bonucci 6,5, Chiellini 6; Florenzi 7, Marchisio 6,5 (32’ st Parolo sv), Soriano 5,5 (16’ st Montolivo 6,5), El Shaarawy 6 (36’ st Candreva sv); Pellè 6 (15’ st Okaka 6), Eder 6,5 (15’ st Gabbiadini 6,5). Ct Conte.

ROMANIA (4-2-3-1): Tatarusanu 6; Sapunaru 6, Chiriches 6,5, Grigore 5,5, Rat 6 (37’ st Flip 5,5); Pintilli 5,5 (22’ st Prepelita 6), Hoban 6; Torje 6 (23’ st Andone 6,5), Budescu 5 (1’ st Maxim 5,5), Stancu 6,5 (40’ st Ivan sv); Keseru 6 (2’ st Sanmartean 5,5). Ct Iordănescu.

Arbitro: Jaccottet (Svizzera) 6.

Note: ammoniti Hoban, Eder, Chiriches, Candreva. Angoli 9-1 per l’Italia. Recupero: pt 3’, st 4’. Spettatori 22500, incasso di 320mila euro.

Vanni Zagnoli

Bologna

Le emozioni sono nel pre e pure in partita, con questo 2-2 che va stretto all’Italia, superiore alla Romania. Colpiscono la Marsigliese e degli inni, cantati da azzurri e gialloblù, il minuto di raccoglimento anche per le 41 vittime nella discoteca di Bucarest, ricordati con i nomi sulle maglie dei romeni. Conte innesta Barzagli in difesa, spostando Chiellini a sinistra, dove è meno a suo agio, a centrocampo subentrano Soriano (negativo, per Parolo) ed El Shaarawy, ma l’esterno ex Milan fa perdere equilibrio, essendo un attaccante, di fatto. Il filtro non funziona, a centrocampo, così Torje da 25 metri impegna a terra Buffon. L’azione di Keseru e Hoban spacca la partita, Stancu punta Darmian, la palla schizza su Barzagli, torna al trequartista che infila di potenza, da fuori, facendo esultare i 5mila rumeni presenti al Dall’Ara. Sono 10 i gol subiti dalla nazionale in questo 2015. L’Italia si lancia volentieri a destra, con il veloce Florenzi: Conte applica il 4-4-2 spesso 4-2-4 con cui portò in serie A il Bari, anche qui l’assenza di Pirlo incide tanto, perchè la regia di Marchisio è scolastica, con la partecipazione elementare di Soriano. Il 4-2-3-1 della Romania si fa 4-5-1 quando c’è da difendere, vantano la retroguardia meno battuta delle qualificazione agli Europei. E’ un momento eccellente per la scuola danubiano-carpatico, ovvero per l’Ungheria, che dall’86 mancava da una grande manifestazione, e per i romeni, piedi d’oro (Hagi fu il migliore) ma lenti.

L’Italia varia gli schemi, dal gioco aggirante sulle fasce si penetra palla a terra, Hoban sgambetta Eder al limite, la punizione è respinta da Sapunaru, furbescamente uscito di un metro dalla barriera. Il più estroso resta Eder, inventa però meno rispetto al Belgio, e il tocco di El Shaarawy non vale il pareggio. All’intervallo si va con il rigore negato a Eder, spinto da Chiriches, centrale di coppa, nel Napoli. Alla ripresa fra i più generosi c’è Chiellini, 10° con 82 presenze, debuttò giusto 12 anni fa. Gli attacchi azzurri sono premiati dal rigore quando Pellè di testa prolunga per Eder, Grigore lo tocca in maniera netta. Trasforma Marchisio, alla 5^ marcatura in nazionale. Il brasiliano della Sampdoria è scatenato, cerca un altro penalty ma viene ammonito per simulazione, folleggia anche a destra, finchè esce per Gabbiadini, mentre Okaka fa il Pellè. Il ritmo non scende e anzi arriva il 2-1. L’azione è sulla destra, Gabbiadini lancia Florenzi, cross, Okaka sbaglia il colpo di testa, il controtraversone di Marchisio libera Gabbiadini, che gira il suo primo gol in nazionale, in posizione dubbia ma regolare. Al 31’, salvataggio di Prepelita su El Shaarawy. Nel finale punizione da destra di Maxim Chiriches fa volare Sirigu e Andone pareggia ma era in fuorigioco sul calcio piazzato.

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