Parte l’Europa league, che il Milan ha rischiato di saltare, inizialmente era stato escluso dalla Uefa, per i dubbi sulla proprietà cinese, e solo il passaggio al fondo Elliott è stato riqualificato. C’è anche la Lazio, che la scorsa stagione gettò via la qualificazione alle semifinali, a Salisburgo, e manca l’Atalanta, eliminata ai rigori a Copenaghen, nell’ultima fase preliminare.
Il Milan inizia dal Lussemburgo, contro lo sconosciuto Dudelange, per la prima volta ai gironi di una competizione Uefa. Il confronto è impari, con le 7 Champions nella bacheca rossonera contro la cenerentola, che gioca in uno stadio da 8mila posti.
«Ma i miracoli sportivi esistono», obietta Rino Gattuso, nello scorso campionato fermato sul 2-2 a Benevento e poi battuto a San Siro dai sanniti.
Il turnover è scontato, riposano Suso, Bonaventura e Rodriguez, mentre Musacchio deve smaltire una botta e Cutrone accusa una leggera distorsione alla caviglia sinistra, per questo gioca Higuain, in un inedito tridente con Borini e Castillejo, ex Villarreal. Il centrocampo sarà rivoluzionato, con Bertolacci, Bakayoko e Josè Mauri: a 22 anni, l’argentino si è perso, dopo il gol alla Juve con il Parma, durante la retrocessione di 3 anni fa. In difesa l’unico titolare è Romagnoli, al suo fianco esordirà in rossonero Caldara, che Gattuso inspiegabilmente ha sacrificato, con Abate e Laxalt sulle fasce.
In porta debutta Reina, il portiere di coppa.
«L’anno scorso – spiega Gattuso – abbiamo pagato anche il doppio impegno, parecchi giocando tanto non avevano modo di recuperare, speriamo che i cambi diano benefici».
A Cagliari è arrivato il primo gol di Higuain, uno che potenzialmente potrebbe diventare capocannoniere di Europa league. «E’ un grandissimo campione, vive per i gol, si è sbloccato e ora ha altri 90′ per segnare ancora. Dopo Biglia, è il l’uomo che tocca più palloni: quando però verticalizziamo, tante volte non lo troviamo, lì dobbiamo migliorare. Occorre credere nel nostro potenziale».
Tecnico dei lussemburghesi è il tedesco Dino Toppmoller, figlio del più noto Klaus, è stato capace di eliminare i polacchi del Legia Varsavia e il Cluj, che con Mandorlini, nel 2010, azzeccò il triplete in Romania. «Il campo è piccolo – conclude Gattuso -, riceveremo qualche calcio ma lasciamo gli alibi. Evitiamo di accendere l’interruttore solo nell’ultimo quarto d’ora».
Alle 19 (Skysport1) la Lazio ospita l’Apollon Limassol. «Il girone è complicato – spiega Simone Inzaghi -, i ciprioti sono esperti, con età media attorno ai 30 anni e hanno eliminato il Basilea e possiedono esperienza in Europa». «Dopo le sconfitte con il Napoli e la Juve – dice Lucas Leiva -, abbiamo parlato: dobbiamo far meglio dell’anno scorso». Con la Champions sfiorata.
Oggi il brasiliano potrebbe giocare con Badelj. In difesa gioca Bastos, sugli esterni Durmisi e Basta, a centrocampo Cataldi e Murgia, in avanti Caicedo.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”