Però, che Cittadella. Vince a casa Pillon, a Pescara, contro la capolista. Azzecca l’impresa solo accarezzata dal Venezia, raggiunto a Palermo allo scadere, dalla seconda, ma si fa preferire per gioco e occasioni. Al 12’ della ripresa segna Finotto, ex Venezia e Spal, al secondo tentativo, assist del solito Schenetti e velo di Branca, Venturato per il terzo anno di fila insegue la serie A, almeno la prima finale playoff della storia. Il suo Citta gioca ancora meglio rispetto a Foscarini, tenesse anche la difesa sarebbe perfetto. Sforna talenti, per esempio Kouamè, il lanciatore di Piatek, al Genoa.
A Padova, c’era forse un rigore per lo Spezia ma è stato Capello ad avvicinare il vantaggio, con il palo in rovesciata. Il Benevento regola la Cremonese con assist e gol di Insigne, a bersaglio anche Coda e Migliore. Torregrossa sorprende il Cosenza, Deli e Tonucci facevano volare il Foggia, raggiunto da Mancosu e La Mantia del Lecce, nel derby pugliese in serie B dopo 22 anni. Il primo successo da allenatore cadetto per Cristiano Lucarelli è firmato da Raicevic.
Perugia avanti con il solito Melchiorri, il Verona ribalta con Henderson e Di Carmine. Sul 2-1 Balkovec in scivolata su Vido, rigore che lo stesso bassanese si fa parare da Silvestri. I gialloblù restano la più forte della cadetteria, assieme al Benevento, grazie al paracadute economico.
CAOS CALMO Nella bolgia legale, vince la lega di B, il consiglio di stato accoglie il ricorso d’urgenza, il campionato resta così a 19 squadre, alla faccia di chi gettava la croce contro l’ex commissario Fabbricini e di riflesso a Malagò. Aggirata al momento la sentenza del Tar del Lazio che ordina l’annullamento di tutte le delibere della Figc successive al 13 agosto, vale a dire il ritorno a 22 squadre. La motivazione: «Nel dovuto bilanciamento tra gli interessi contrapposti, permane prevalente il campionato già iniziato, per la sua accentuata caratterizzazione». Insomma, le 19 società hanno la priorità sulle 5 ricorrenti: Novara, Ternana, Pro Vercelli, Siena e Catania, che ambiscono al ripescaggio. Secondo i giudici, l’ex segretario del Coni non andò veramente oltre i limiti della delega conferitagli”.
La discussione ripartirà il 15 novembre, dopo la 12. giornata, meno che dal consiglio federale della Figc fissato per martedì prossimo non arrivi un diktat opposto. Il nuovo presidente Gravina si concentra sulla sentenza del Tar del Lazio. Chissà se ripescherà tutte e 5 e in che modo. In fondo basta giocare anche 3 volte la settimana, per rimettersi rapidamente in pari.
V.zag.
Da “Il Gazzettino”