Per Il Gazzettino. Le pagelle del Padova, a Reggio.
Matteo Genovesi
Petkovic 6 – Poco lavoro per il portiere biancoscudato, il temutissimo attacco della Reggiana lo induce solo a due uscite. Incolpevole sul palo, graziato dal palo nel finale.
Dionisi 6 – Il fratello dell’attaccante emigrato in Spagna e poi promosso in A con il Frosinone fronteggia il quotato Siega. Lo contiene e riparte, bene.
Diniz 6,5 – Dirige la difesa con personalità, chiude le falle, anche in maniera approssimativa, eppure è efficace.
Fabiano 6 – Non è al meglio fisicamente eppure soffre solo l’inizio di Arma, uno che aveva sfiorato la serie A. Nella ripresa risale bene di rendimento.
Favalli 6,5 – La prestazione è da omonimo d’arte, di quel Giuseppe che arrivò alla nazionale, con la Lazio. E’ accorto in difesa, appoggia tanto Petrilli. La catena di sinistra funziona a meraviglia, a parte il calo finale.
(dal 22’ Anastasio st 6). Debutta con un’ammonizione, eppure è utile per arginare il finale reggiano.
Corti 6,5 – Questo centrocampista era l’architetto del grande Varese, di Sannino e Maran. Un superincontrista, tattico. Corre con intelligenza, supplisce con l’esperienza ai carichi pesanti di lavoro.
Bucolo 6,5 – A centrocampo il Padova è 2 contro 3, eppure tiene anche grazie all’ex granata. Buona anche la regia, sempre con sicurezza.
Bearzotti 5.5 – Inspiegabilmente emarginato dai compagni, pochissimo coinvolto in entrambi i tempi. Peccato che sia bocciato da loro…
Cunico 6.5 – Questi è stato l’uomo squadra del Portogruarosummaga passato dalla serie C2 alla lotta per la salvezza in B. Meritava la serie A, altrochè. Come l’ex reggiano Alessi, come raggiunse Ricchiuti nel Catania. Collante e fuoriclasse, anche di umiltà, perchè pressa Parola impedendogli di manovrare. E per due volte esalta il portiere Perilli, scuola Roma. (dal st 34’ Niccolini sv).
Perilli 7 – Questi vale già la serie B, almeno per la vivacità mostrata a Reggio, con palloni rubati a Spanò.
(dal st 45’ Ramadani sv)
Neto Pereira 6,5 – Alla carriera, meriterebbe 9. Dall’Itala San Marco alla serie A che meritava due volte, con il Varese. L’importante è che non si faccia male… Perchè così fa male agli antagonisti. Come ieri.