«Un vecchio e un bambino si preser per mano e andarono insieme incontro alla sera». Francesco Guccini, con Auschwitz, è il periodo giusto, per rievocarlo. Viene in mente di fronte alle convocazioni in nazionale di Fabio Quagliarella e di Moises Kean, classe 1983 e 2000, gli opposti che si attraggono, il capocannoniere della serie A, con la Sampdoria, e il baby ex Verona, che la Juve ha trattenuto. Roberto Mancini convoca 32 giocatori per lo stage di lunedì e martedì e affaccia anche il difensore Alessandro Bastoni, centrale del Parma, rispetto al passato il raduno non è per nulla sperimentale, ci sono giocatori pronti subito, non giovani vari ed eventuali, escluso proprio Kean, per il momento da under.
Stasera, fra l’altro, Quagliarella sarà a Napoli, nella sua città, pensando a quel poliziotto stalker che gli rovinò la carriera, inventando una brutta storia, per ricattarlo, per avere soldi. Fabio giocò un bel quarto d’ora finale al mondiale di Sudafrica 2010, con la Nuova Zelanda, segnò un gol da fuori, meritava di giocare al posto di Iaquinta, di cui Lippi si era innamorato. Come di Pepe. Fabio è l’eternauta del gol, 36 anni e 11 club, compresi il Chievo e l’Ascoli, più 7 gol azzurri in 25 partite. Quagliarella è gol da metà campo e pallonetti, girate di classe e virate, è uscire dalla partita e risolverla, è sicuramente esaltato dal gioco offensivo di Marco Giampaolo, sorprendente quanto Gasperini con l’Atalanta. Fabio può vincere la classifica cannonieri da vecchio, come Luca Toni a Verona, con Europa league avvicinata, in realtà l’anno precedente, a 38 anni. Mancava in azzurro dall’ottobre 2015, ct Antonio Conte, era al Toro, dopo il quadriennio alla Juve. Si fece notare a Udine, con quel gol da metà campo, un decennio fa, è un professionista esemplare, di Castellammare di Stabia, indossa il 22 per ricordare il compagno delle nazionali giovani Niccolò Galli, figlio del portiere mundial Giovanni, morto in incidente in motorino, a Casteldebole, a 17 anni.
I convocati. Portieri: Donnarumma (Milan), Alex Meret (Napoli, friulano) e Sirigu (Torino). Difensori: Bastoni (Parma), Biraghi (Fiorentina), Chiellini (Juventus), A. Conti (Milan), Criscito (Genoa), De Sciglio (Juventus), Florenzi (Roma), Izzo (Torino), A. Romagnoli (Milan) e Spinazzola (Juventus). Centrocampisti: Barella (Cagliari), Benassi (Fiorentina), Bryan Cristante (Roma, friulano), Gagliardini (Inter), Lo. Pellegrini (Roma), Sensi (Sassuolo), Tonali (Brescia), Zaniolo (Roma) e Manuel Lazzari (Spal, vicentino). Attaccanti: Berardi (Sassuolo), Bernardeschi (Juventus), Chiesa (Fiorentina), El Shaarawy (Roma), Inglese (Parma), Insigne (Napoli), Kean (Juventus), Lasagna (Udinese), Politano (Inter) e Quagliarella (Sampdoria).
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”