Il Gazzettino, Lazio-Milan 2-2. Theo Hernandez e Leao costruiscono il pari e poi non partecipano al cooling break. Panchina inspiegabile

(raiplay.it)

Almeno, Paulo Fonseca non farà come l’ex Andrea Pirlo, esonerato dalla Sampdoria dopo 3 giornate. Aleggia sulla sua panchina il fantasma di Massimiliano Allegri, vincitore del penultimo scudetto, mentre è da escludere il ritorno di Pioli, ancora a libro paga, perchè significherebbe smentire Giorgio Furlani, che ha scelto il tecnico brasiliano.
Dopo due partite a inseguire, il Milan segna per primo, va sotto e rimonta con 4 cambi in una volta. E al successivo cooling break Leao ed Hernandez restano dall’altra parte del campo, è la loro reazione a una panchina discutibile.
L’avvio è della Lazio, scambio Castellanos-Dia, il senegalese in prestito dalla Salernitana anticipa Maignan al limite, Pavlovic in scivolata salva. Al primo angolo passa il Milan, Pulisic crossa, Patric non arriva, Romagnoli si fa anticipare proprio da Pavlovic e anche Provedel esce fuori tempo. I rossoneri trovano convinzione, a Parma avevano concesso 7 occasioni, alcune uno contro uno, stavolta l’attenzione difensiva è massima per un’ora e certe trame sono incoraggianti. Pulisic tocca tanti palloni sulla sinistra, anche perchè manca l’asse mancino titolare, Theo Hernandez e Rafa Leao, le migliori stelle dello scudetto di Pioli. Fonseca mostra personalità nel rinunciare a entrambi, hanno finito la stagione per ultimi, con gli Europei, eppure restano in grado di decidere una partita. In difesa, Filippo Terracciano fa il suo, a sinistra, con diligenza, da unico italiano in campo: a Parma il solo del nostro Paese era stato Calabria, altro giubilato di serata, per Emerson Royal. Il Milan difende più basso rispetto a una settimana fa e, quando serve, si chiude. Emerson Royal è spesso bloccato in costruzione, Fofana e Reijnders sono fissi davanti alla difesa, cambiamento notevole rispetto al quinquennio con Pioli. A metà campo Fonseca difende in 4-4-2, Loftus-Cheek si avvicina a Okafor, mentre Chukwueze e Pulisic arretrano, rispetto ai centrocampisti esterni di grandi squadre. Fofana regala un paio di giocate, prima dell’intervallo arriva anche un’occasione per il raddoppio, Pulisic serve Loftus-Cheek che non arriva per poco. A Udine la Lazio aveva sbagliato nel contenimento ma aveva costruito di più, Tchaouna è poco coinvolto, esce al pari dell’altro uomo di fascia destra, Lazzari, per Marusic e Isaksen. Nella ripresa Tomori mostra senso della posizione nel frustrare un’occasione da destra. Idem Nuno Tavares su Okafor. Fofana perde palla sulla trequarti, Guendouzi lancia Castellanos, l’aggancio è mancato per centesimi, come fossero i 100 metri del Golden gala. Le squadre si allungano, Chukwueze libera Terracciano che si fa deviare il possibile matchpoint. 
Basta poco perchè i biancocelesti trovino il tremendismo del Verona di Marco Baroni nel girone di ritorno e anche un pizzico dello spettacolo dell’èra Sarri. Il pari arriva da sinistra, Dia per Nuno Tavares, Royal è in ritardo, Reijnders non si oppone e il tocco di Castellanos è facile. Zaccagni avvicina il sorpasso (Reijnders respinge con il tronco), lo trova Dia, in anticipo su Pavlovic, su percussione di Tavares, il migliore. Resta un quarto di gara, 4 cambi portano subito al 2-2, Rafa e Theo avviano l’azione, Abraham per Leao che con il destro insacca. Alla pausa il portoghese e Theo Hernandez restano isolati, per protesta. Terracciano tocca con un ginocchio e poi di mano, su Zaccagni, non è rigore. Neanche il braccio fortuito di Tomori. Provedel si oppone ad Abraham, ai punti un leggero vantaggio Lazio.
Vanni Zagnoli

Lazio-Milan 2-2
LAZIO (4-2-3-1): Provedel 5.5; Lazzari 5.5 (1′ st Marusic 6), Patric 5.5, Romagnoli 5.5, Nuno Tavares 7.5 (45′ st Hysaj sv); Guendouzi 6, Rovella 6; Tchaouna 5.5 (1′ st Isaksen 6), Dia 6,5 (36′ st Dele-Bashiru sv), Zaccagni 6; Castellanos 6,5 (42’ st Noslin sv). All: Baroni 6.
MILAN (4-2-3-1): Maignan 6; Emerson Royal 5 (26′ st Theo Hernandez 6.5), Tomori 5.5, Pavlovic 6.5, Terracciano 5.5; Fofana 5.5, Reijnders 5.5 (26′ st Musah 6); Chukwueze 5.5 (26′ st Leao 6.5), Loftus-Cheek 6, Pulisic 6.5; Okafor 5.5 (26′ st Abraham 6.5). All: Fonseca 5.5.
Arbitro: Massa 6.
Marcatori: 8′ Pavlovic; st 17′ Castellanos, 21′ Dia, 27′ Leao.
Note: ammoniti Zaccagni, Rovella, Fofana, Patric, Terracciano e Guendouzi. Recupero: 2′ e 5’. Angoli: 5-7. 48.600 spettatori.

Da “Il Gazzettino”

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