Il Gazzettino, la serie B. Le difficoltà del Cittadella, il Venezia vince eppure resta penultimo. Il Cagliari rischia di vincere a Frosinone. L’esonero immeritato di Cristiano Lucarelli

(cosenzachannel.it)

La versione integrale dell’articolo pubblicato su “Il Gazzettino”

di Vanni Zagnoli

La serie B riprende dopo un fine settimana di sosta, il Venezia passa a Palermo, non vinceva da due mesi e per Vanoli sono i primi punti, meritati, con la zona playout a 3 lunghezze. Nella ripresa Manganiello fischia il rigore al rosanero Brunori per l’uscita di Joronen, al Var giustamente ci ripensa. Al 19’ risolve Pohjanpalo, servito da Candela. Tre minuti e Di Mariano crossa, un tocco di mano di Wisniewski è punito dall’arbitro con il rigore per il Palermo, Joronen lo respinge a Brunori, che sbaglia anche il tapin. Nel finale il pareggio di Bettella, annullato per fuorigioco di Soleri. 

Il Cittadella resta lì, appena un punto sopra la zona playout, in un centroclassifica molto affollato, con i playoff a 5 punti. Contro il Cosenza parte forte, con la traversa in girata aerea di Tounkara. Il vantaggio arriva al 25’, con l’assist rasoterra del senegalese per Mirko Antonucci, che incrocia sul palo opposto. Prima dell’intervallo su rimessa lunga di Rispoli, Brescianini intercetta e Kastrati devia in angolo, salvando il vantaggio. Nella ripresa punizione di Calò per i calabresi e Vaisanen coglie la traversa. Nel finale il pari, Zilli pesca di testa Brignola, che svirgola con l’esterno, Kastrati per una volta sbaglia la presa e fa perdere due punti. Poi evita il sorpasso di Kornvig, dopo un tentativo di Antonucci. Le assenze di Baldini, Embalo e Asencio limitano il potenziale offensivo e un anno e mezzo dopo la finale playoff con il Venezia il primo obiettivo diventa la salvezza diretta.

In vetta, il Frosinone rischia la sconfitta con il Cagliari, dov’è arrivato il nuovo ds, Nereo Bonato. Sardi avanti con Luvumbo, complice l’indecisione del portiere Turati. Pareggia Rohdén, poi Moro manca il 2-1. Lo trova Roberto Insigne, con un gol all’incrocio. Il 2-2 è su rigore, di Lapadula, colpito al volto da 

Mazzitelli. Il Var annulla per fuorigioco la rete allo scadere del cagliaritano Pavoletti.

Resta il +5 sulla Reggina, fermata sul 2-2 dal Benevento, nella sfida fra i campioni del mondo Pippo Inzaghi e Fabio Cannavaro. Cross di Pierozzi e mano di Pastina, al Var, per il vantaggio su rigore dei calabresi, con Hernani. Che raddoppia su assist di Menez. La rimonta con Improta, poi l’arbitro Zufferli dà e leva un rigore alla Reggina, per tocco di Improta. Il pari è di Acampora, nel recupero una rissa a centrocampo.

Cade il Genoa a Perugia, con un altro gol splendido, di Olivieri, eppure gli umbri restano ultimi. Il Brescia regola la Spal per 2-0, con Ayè e Mangraviti, l’effetto De Rossi a Ferrara è già svanito. A Como, rigore lariano per fallo di Folorunsho su Iovine, Caprile portiere del Bari respinge la battuta di Cerri, Sanchez segna ma era entrato in area in anticipo. 

Il nuovo rigore arriva prima dell’intervallo, per il braccio di Pucino, Cerri stavolta segna. Nella ripresa tante occasioni, il pari arriva per l’errore di Arrigoni, che stoppa con il braccio in area, dal dischetto Botta per i pugliesi.

A Bolzano, l’Ascoli passa subito, con Ciciretti, pareggia il Sudtirol su rigore di Casiraghi, procurato da Nicolussi Caviglia. Altro vantaggio marchigiano con Caligara, nel finale impatta Rover. Sabato, il Modena aveva vinto il derby di Parma, mentre il 3-1 del Pisa sulla Ternana costa ingiustamente il posto a Lucarelli.

Da “Il Gazzettino”

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