Non poteva finire così, il Pordenone. La squadra che portò l’Inter di Spalletti ai rigori, in coppa Italia, dalla serie C, con Colucci, la squadra della cavalcata in B, della promozione e dei mesi al secondo posto. Attilio Tesser ha rifiatato e, purtroppo, perse il treno promozione, a Frosinone. Là meritava persino di vincere e invece perse, mentre i ciociari ora sono a 6 vittorie in sequenza e favoriti per la serie A diretta.
Comunque, a Empoli arriva il primo posto per Pasquale Marino, che avrebbe meritato la promozione proprio a Frosinone, che anche a La Spezia piaceva, come gioco, e che riuscito a cambiare faccia alla stagione dei toscani, dal flop Bucchi ai rischi di playout con il debuttante Muzzi. Al Castellani, i ramarri concedono quattro occasioni, compresa la traversa di Mancuso, contro rete, compreso il gol di Bocalon, al 32’. La pressione della retrocessa dalla serie A è normale, considerata l’ora a inseguire, sulla carta era la rosa più attrezzata. Tesser fa come a Novara, mantiene una matricola (i neroverdi sono proprio debuttanti) in zona playoff, sarebbe un’impresa restare fra le prime 8, la fase difensiva è migliorata, la concentrazione elevata, occorrebbero costruire di più allo stadio Friuli.
Il pomeriggio della serie B porta i riflettori di Dazn sugli stadi veneti, il Penzo e il Tombolato sono spettrali ma affascinanti, con le scritte Venezia e Cittadella nel settore distinti, con i colori dei seggiolini. Senza pubblico, la partita è meno vera, quella dell’Inter era scontata, la lotta per l’8^ posizione e anche oltre e per la salvezza diretta perde di pathos, si odono le voci dei giocatori. Cittadella-Cremonese resta sullo 0-0, con tre pallegol per parte, i grigiorossi sono l’altra grande delusa della stagione, assieme proprio all’Empoli, da anni il patron dell’acciaio Arvedi vuole la serie A vissuta per tre stagioni con il compianto Luzzara, almeno regge sul campo della siderurgica Gabrielli.
Il Venezia si fa riprendere dal Cosenza, Alessio Dionisi piaceva come gioco in avvio di stagione, ultimamente crea poco, due opportunità vere contro tre dei silani, fermati dal palo con Carretta. Al 38’ risegna Samuele Longo, cresciuto nell’Inter e rientrato dalla Spagna, il pari è dopo un’ora, di Machach. Il Venezia è a +7 proprio sui silani, terzultimi, dunque dovrebbe evitare la serie C diretta, Ascoli e Cremonese però hanno rispettivamente due e una partita in meno, rischia di finire ai playout, dopo la retrocessione arrivata con Vecchi, Zenga e Cosmi e il ripescaggio. Il Chievo si fa battere al Bentegodi dal Livorno, condannato, con 10 punti di ritardo dalla quartultima, decide l’argentino Franco Ferrari, al 12’ st.
In vetta, il Benevento è a +20 sulla terza, il Crotone, lo Spezia avanza con il nigeriano Gyasi, perde dopo mezz’ora Mora per la seconda ammonizione, da metà ripresa crolla sotto i colpi di Improta, Moncini e del solito Viola. A Pisa arriva la 4^ sconfitta per il Perugia, risolve l’ex Vido, bassanese. A Castellammare, il Trapani va sullo 0-2 con Pettinari e un rigore, si fa riprendere da Tonucci e Forte.
Vanni Zagnoli