Come gioco, lo sapete, lo ripetiamo spesso, il Venezia è la migliore, della serie B, con Paolo Vanoli. Batte facilmente il Bari e resiste in terza posizione. Con il tecnico arancioneroverde abbiamo parlato della gavetta: “Ammirazione per De Rossi, quando si ha una grande occasione bisogna sfruttarla. Il discorso vale in generale, partire dal basso e sudarsi tutto rende tutto più appagante”.
In laguna, i guizzi di Gytkjaer, Altare e Pohjanpalo rendono il pomeriggio agevole. Il finnico vale la Champions league, l’ultimo quarto d’ora persino in un ottavo di finale, non è inferiore agli attaccanti di riserva della Lazio. Vanoli annuisce: “Per me è un grande onore allenarlo”. Detto da chi era vice di Ventura, ct del’Italia, e da chi è stato in Russia mentre, da esterno sinistro, si aggiudicò tre coppe in 100 giorni, a Parma, con Malesani. E poi ci sono le proprietà straniere, sempre più numerose, nel nostro calcio. “Arricchiscono lo sport in tutti i sensi, anche come cultura”.
Al Penzo, dunque, al 3’ angolo di Tessmann, Svoboda di testa pesca Gytkjaer, tocca agevole. Al quarto d’ora, stessi rifinitori e dinamica, raddoppia Altare. Al 20’ i fumogeni dei pugliesi interrompono la gara per 3’. Al 37’ Ricci per Puscas, destro ad accorciare. Il Venezia resiste al forcing dell’ex Iachini, Matino devia la conclusione di Bjarkason e l’altro scandinavo infila. Il Bari rischia di passare dalla finale playoff ai playout.
Palermo superiore, a Lecco, dove sarebbe dovuto ritornare il tecnico della serie B storica, Luciano Foschi. Occasioni per Brunori, Segre e Di Mariano, risolve al 36’ il cross di Gomes, con deviazione aerea di Nedelcearu. Pigliacelli nega il pari a Inglese.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”