Una settimana dopo, Venezia e Cittadella ritornano a sognare di soffiare la serie A diretta al Parma. Gli emiliani sono in testa da tempo, dopo la retrocessione, i playoff mancati e la semifinale, però come gioco arancioneroverdi e granata non sono inferiori. La squadra di Pecchia sino a ieri aveva conquistato anche più di quanto seminato, a Modena è caduta rovinosamente, 3-0, firmato dagli sconosciuti Battistella, Abiuso e Ponsi. Il Venezia ritorna a -4, grazie al tribolato 1-0 sulla Ternana di Breda, risolve Busio nel finale, è uno dei tanti stranieri lagunari degli ultimi anni, una sicurezza. La Cremonese resta lì, accanto, a quota 41, grazie ad Abrego, a bersaglio alla mezzora nel derby con il Brescia. Occhio sempre al Como, -2 dalle seconde, è caduto negli ultimi 8’ contro l’Ascoli, Pedro Mendes e autorete, una volta di più Castori dà scacco matto al tikitaka, a chi gioca bene, come Fabregas, ex regista del Barcellona e adesso comproprietario e allenatore. Il Cittadella gioca oggi, con la Sampdoria, Elia Gorini dimostrerà che si può essere eccellenti tecnici pur non non essendo riusciti a emergere da calciatori, al contrario di Pirlo, che meritava un pallone d’oro alla carriera. A 36 il Palermo, con Segre replica al Catanzaro, avanti con Biasci.
Sale la Reggiana, a 3 punti dai playoff, passa a Bari a sorpresa con Fiamozzi e Bianco, vicecampione d’Italia primavera con la Fiorentina. Nesta rischiava l’esonero, prima di Natale, i granata valgono persino più dell’8. posizione. Il Cosenza espugna Bolzano con lo juventino Frabotta, è al miglior campionato dal dopo Gasperini. Il Pisa si fa rovesciare dallo Spezia: Kouda, pari di Torregrossa, doppietta di Verde e rete di Bonfanti.
Salò vede i playout, è ultima assieme a Spezia e a Lecco, travolto nel confronto diretto, a Piacenza. Realizzano Martella, Felici, doppietta di Butic e Tonetto, per i blucelesti Buso. La salvezza diretta a 3 punti, complimenti a Zaffaroni, che aveva già salvato il Verona.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”