Modena
Vanni Zagnoli
Arriva nel finale e anche meritata la 4^ vittoria in sequenza della Roma, ritrova il 3° posto costruendo più del Carpi ma senza entusiasmare.
Spalletti inserisce Vainqueur come incontrista, accanto a Nainggolan, Pjanic e Keita vanno in panchina, per un tempo manca la regia del bosniaco, risparmiato per il Real. Perotti arretra da trequartista centrale a playmaker ma è opaco. La doppia linea di contenimento costringe i giallorossi a provare da fuori, in avanti il Carpi ha la doppia punta, è rarissimo che Castori azzardi dall’inizio, Mbakogu supporta Mancosu ma conclude (male) solo una volta. Dzeko gira centralmente, Belec esce bene su Salah, mentre El Shaarawy non si vede, a parte l’ammonizione procurata di Suagher. Il possesso palla della squadra di Spalletti è sterile, con 9 emiliani dietro la linea della palla, nè il campo pesante aiuta. Non c’è rigore sul tocco con il braccio di Rudiger su Mancosu, Tagliavento sembra fischiarlo su Mancosu, invece sanziona la simulazione, segnalata da Giacomelli, ma l’ancata di Manolas era punibile. Prima dell’intervallo Dzeko libera Salah, l’egiziano centra la traversa. Entra Pjanic per El Shaarawy, il gol arriva inaspettato, perchè il sinistro da 30 metri del francese Digne non è imparabile: aveva segnato all’andata il 5-1 e tornava titolare. Il Carpi pareggia in 5’, Mbakogu spinge appena Rudiger, lo aggira e crossa, per Lasagna il tocco è facile, l’ex Este è al primo gol al Braglia. L’argine emiliano crolla a sinistra, Salah raggiunge il fondo e centra per Dzeko, a digiuno da fine novembre, rigore al Bologna. Il bosniaco entra anche nel tris, serve Nainggolan, Belec perde la palla in uscita, il tapin di Salah è facile. Il primo dei due faraoni romanisti con Garcia era in crisi, Spalletti l’ha rivitalizzato e darà fastidio anche al Real.
CARPI-ROMA 1-3: st 11’ Digne, 16’ Lasagna (C), 39’ Dzeko, 40’ Salah.