La fila non finiva mai, ieri sera, alla chiusura della camera ardente di Coverciano. A migliaia sono passati a omaggiare Davide Astori, tifosi ma anche tanta gente comune, di ogni età, con sciarpe della Fiorentina o fiori in mano.
La salma è accompagnata dall’altro fratello maggiore, Marco, nel tragitto da Udine, dell’ospedale santa Maria della Misericordia. Nel primo pomeriggio entrano nel centro tecnico della Federcalcio i genitori Renato e Anna, uno dei fratelli maggiori, Bruno, e la compagna, Francesca Fioretti. Dietro alle transenne, le file erano cominciate dall’ora di pranzo, all’apertura l’omaggio silenzioso e commosso. Ai piedi del feretro collocato nella palestra sono appoggiate le maglie del difensore bergamasco (della Fiorentina e della nazionale), le corone viola, della Figc e di numerose società di A. Fra i primi a omaggiarlo Collina, designatore arbitrale Fifa, il vicecommissario della federcalcio Costacurta e il dg Uva. Entrano il dg Corvino e il presidente esecutivo Cognigni, il cappellano viola e della nazionale don Gabbricci e l’allenatore Pioli, che annulla la seduta pomeridiana. Poi i giocatori, in primis Sportiello e gli amici Saponara e Veretout e pure il padre di un calciatore, Alberto Bernardeschi, dello juventino Federico. La Fiorentina è al completo, insieme al presidente onorario Andrea Della Valle, accolto da un applauso. Nel primo pomeriggio si era fermato al muro del pianto sulle cancellate del Franchi, leggendo i vari messaggi mormora: “Firenze è così, è questa”.
Giungono il capitano della Roma De Rossi e tre del Torino, Belotti, De Silvestri e Ljajic. Per volere della famiglia non sono ammesse telecamere e foto nella camera ardente.
Da Roma, Ciro Immobile racconta il dispiacere della Lazio: “Ci dispiace tanto non partecipare ai funerali. La morte di Astori sconvolge tutti, in spogliatoio, anche i ragazzi che non lo conoscevano. Una brutta botta, incredibile. Davide era sempre disponibile, umile e per bene”. E Gerson, dall’altra metà di Roma: “Io non ho giocato con lui, in giallorosso, al contrario di De Rossi, Nainggolan e Florenzi, ma lo spogliatoio è un po’ triste”. I tre saranno stamane, dalle 10, ai funerali, assieme al commissario della Figc Fabbricini, a Costacurta, Uva e il ct Di Biagio, nella basilica di Santa Croce. La salma passerà davanti allo stadio Franchi, per consentire l’ultimo saluto a quanti non potranno partecipare alla cerimonia funebre. La sosta avverrà davanti al grande muro di sciarpe viola, con messaggi, striscioni e bandiere. In serata sono passati anche l’ex viola Jovetic, del Monaco, e una delegazione del Bologna con il tecnico Donadoni.
Da Genova, il ricordo di Ballardini, tecnico rossoblù: “Ero responsabile del settore giovanile del Milan e Astori venne da ragazzino, l’ho visto crescere e poi l’ho allenato a Cagliari. Ogni giorno arrivava con un sorriso, ha vissuto 31 anni felice. Era un esempio straordinario di come si deve vivere, per l’educazione, la gioia e la parola buona per i compagni. Penso al papà e alla mamma che hanno perso un figlio meraviglioso”.
Dall’Argentina il pensiero di Batistuta. “Sono rimasto choccato, per la morte con c’è mai risposta, questa è stata pazzesca, tantopiù che era impegnato nella solidarietà. Sarà il grande capitano della storia, con Antognoni”.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”