A Pisa, l’Inter pareggia 3-3 con lo Zenit San Pietroburgo, nella terza amichevole stagionale, la più impegnativa della serie. Nerazzurri discreti ma di nuovo superati, dopo il rovescio con il Sion per 2-0, le migliori notizie arrivano però da Spalletti, che blinda Maurito Icardi e Perisic.
A calcio e mercato, su Raisport, il tecnico nerazzurro racconta pregi e difetti della rosa attuale: «E’ più completa dell’anno scorso, la società ha lavorato bene in entrata ma abbiamo perso giocatori forti come Rafinha: se le cifre sono le ultime che ci ha chiesto il Barcellona, vedo difficile un suo ritorno. Avremo tanti impegni, la Champions porterà via tante energie, quindi dobbiamo ancora fare qualcosa sul mercato».
La clausola rescissoria di 110 milioni per Icardi è scaduta, a giorni dovrebbe avvenire il prolungamento del contratto con Wanda Nara, la procuratrice più avvenente al mondo. «Icardi e Perisic non mi hanno mandato segnali di voler andare via, devono rimanere qui perché sono punti fermi». Le superprestazioni in semifinale e in finale rendono il croato l’esterno più ambito, più efficace di Neymar e l’Inter già un anno fa aveva rifiutato i 70 milioni offerti dal Manchester United.
Vrsaljko a destra è molto vicino, piaceva anche al Napoli, da gennaio, e Vidal è un altro obiettivo, ma a 31 anni è in parabola discendente. “Va chiesto al ds Ausilio, ma alcuni nomi letti sui giornali sono gli stessi che lui dice a me, ci fidiamo di lui. L’esterno offensivo? Abbiamo giocatori affermati e alcuni giovani, vedremo la crescita di questi ultimi e quello che sarà il mercato».
La Juve resta lontana, con Cristiano Ronaldo, e anche il gioco di Roma e Napoli rimane superiore. «Siamo ambiziosi, la storia dell’Inter ci spinge a non avere timore nel confronto con nessuno, ma la strada per lottare con le big con Juventus, Roma e Napoli è ancora dura».
Lo è stata anche con i russi, ieri sera, di fronte a 8000 spettatori, all’Arena Garibaldi. L’ex squadra di Mancini subisce gol al quarto d’ora da Candreva, servito da De Vrji. Il destro da fuori è in pallonetto da campione, a conferma di un talento degno di Perisic. L’ex laziale è il più convincente, assieme a Asamoah, che si piazza accanto a Gagliardini. Al 26’ il pari di Noboa, che raccoglie un pallone fuori area e infila di collo destro. I nerazzurri però sbagliano spesso passaggi e tempi di gioco, rallentano quando dovrebbero accelerare e viceversa. Borja Valero è il bersaglio preferito da Spalletti ma si procura il rigore del vantaggio, su azione avviata da Icardi. Al 20’ il pari di Mak, non contrastato da Gagliardini e capace di trovare un bel destro sul primo palo. Il sorpasso è opera di Hernani, servito da Shatov, sempre da fuori. Lautaro Martinez segna al secondo tentativo, ribadendo in gol un colpo di testa di Politano. Fra i giovani piace sempre Emmers, campione d’Italia con la primavera, mentre a sinistra Dalbert va a corrente alternata.
Inter-Zenit 3-3
Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio (33′ st Zappa), De Vrij (19′ st Ranocchia), Skriniar, Dalbert; Gagliardini, Asamoah (30′ st Roric); Politano (30′ st Colidio), Borja Valero (19′ st Emmers), Candreva (25′ st Salcedo); Icardi (19′ st Lautaro). All. Spalletti.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”