Sarà il numero 2 degli arbitri italiani a dirigere Inter-Juve. Daniele Orsato, vicentino di Montecchio Maggiore, della sezione di Schio, avrebbe meritato il mondiale, di affiancare Rocchi, selezionato come erede di Rizzoli, da quando l’arbitro dell’ultima finale mondiale ha scelto di fare il designatore.
San Siro è esaurito, con record di incasso, oltre 5 milioni, frutto di 78328 biglietti venduti: è il primato italiano di ogni tempo, batte i 4,8 milioni registrati nel derby di andata con il Milan; la curva nord ha in mente una scenografia memorabile, tenuta segreta. Saranno insigniti 4 pilastri della Grande Inter: il veneziano Gianfranco Bedin, ex mediano, Aristide Guarnieri, Sandro Mazzola e Mario Corso, premiati dal padovano Francesco Toldo, responsabile di Inter Forever.
Fra i nerazzurri, Candreva dovrebbe partire dalla panchina, Spalletti gli preferisce il giovane Karamoh.
“Siamo pronti – racconta l’esterno offensivo della nazionale -, Brozovic lo dice da una settimana. Non vediamo l’ora che arrivi questa grande partita. Sbaglia chi pensa che la Juve sia in crisi dopo l’uscita dalla Champions. In questi anni è la più forte in Italia, anche in Europa ha fatto bene, la troveremo arrabbiata”.
All’inizio della scorsa stagione l’Inter fu capace di batterla per 2-1, rimontando con Icardi e Perisic, in panchina aveva De Boer. “Ogni partita fa storia a sé, non possiamo permetterci di sbagliare niente. Ci concederanno poche occasioni, dovremo sfruttarle”.
Da 6 anni l’Inter non gioca l’ex coppa dei campioni e per 3 volte è rimasta fuori dall’Europa. “L’obiettivo Champions è troppo importante, stiamo rincorrendo, non dobbiamo sbagliare – aggiunge Candreva -. Darei qualsiasi cosa pur di raggiungerla, non voglio chiudere il campionato al 5° posto. Lo stadio è pieno da inizio stagione, dobbiamo vincere per noi e per loro”.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”