Il Verona non va neanche a spingerlo, come si dice in Emilia. La serie A aspetta da mesi gli scaligeri, neanche però approfittano di un Bologna salvo, appena al 5° punto in 6 gare. L’ex Pecchia conferma la propria pochezza, ringrazia il Genoa che ha fermato il Crotone e la Fiorentina che non lascia vincere la Spal, perchè nei finali di campionato in genere la lotta per la sopravvivenza prevale sull’Europa league. La salvezza resta lì, a una vittoria, proprio dai ferraresi, ma dall’Udinese in giù rischiano tutte qualcosa.
Donadoni si gioca la panchina, nelle ultime giornate, possiede il contratto anche per la prossima stagione, il presidente Saputo e il ds Riccardo Bigon (appena rinnovato) lo tengono volentieri, il pubblico vorrebbe molto di più. Emozioni, non solo gioco orizzontale, imprese contro le grandi, non cadute con le piccole, come nel derby al Mazza. Striscione in curva Bulgarelli: “2000 km: di passione per noi, di vergogna per voi”. Di fronte, “Pecchia vattene”. Anche perchè la settimana di ritiro non incide, senza Kean, Bianchetti, Buchel e Calvano, con gli esterni Cerci e Fares di punta.
Minuto di silenzio per l’ex petroniano Cesarino Cervellati, Destro torna titolare dopo un mese e mezzo, è come spesso fuori ritmo. Verdi conquista e segna una punizione, poi Nicolas leva dall’incrocio il destro da limite di Pulgar. Per i gialloblù solo due ripartenze di Cerci e un destro alto di Romulo, inutile anche l’inserimento del coreano Lee, che con Fares comunque spaventa Mirante. Destro si fa vedere, finalmente, e Nagy non perdona. Il Verona può ancora salvarsi, intanto mercoledì deve battere il Sassuolo.
Che di nuovo si fa recuperare, come da Napoli e Milan, concedendo al Benevento il primo punto esterno della sua unica stagione in A. Al Mapei i neroverdi non vincono da fine anno, con l’Inter, prendono gol da Diabatè, già fatale al Verona, servito dal tacco di Djuricic, la capovolgono con la doppietta di Politano, servito da Babacar sempre da Babacar. In mezzo, Magnanelli ferma Tosca, serve il Var per evidenziare che l’intervento è fuori area, il capitano uscirà nell’intervallo, per Berardi, richiamato a un maggiore impegno dalla società. Il 2-2 è merito del traversone di Cataldi, per la spaccata del centravanti maliano. Nel finale, Brignola tutto solo non inquadra la porta, al pari di Politano.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”