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In Europa league, il sorteggio avvantaggia le teste di serie, per i sedicesimi, così Inter e Napoli non dovrebbero avere problemi, contro Rapid Vienna e Zurigo, mentre la Lazio fronteggerà il Siviglia, capace di aggiudicarsi 5 edizioni di questo trofeo, da quando si chiamava ancora Uefa, in 11 stagioni, sino al 2016.
Gli austriaci avversari dell’Inter hanno solo il vecchio blasone, dalla loro, con 32 scudetti e persino un campionato tedesco e una coppa di Germania, nel 1940-41, ai tempi di Hitler e della seconda guerra mondiale. Dopo 18 gare, i biancoverdi sono solo ottavi nel campionato austriaco a 28 punti dal Salisburgo. Nel girone G di E. league, invece, hanno raccolto 10 punti come il Villarreal, incassando però 9 reti in 6 gare, segnale che la squadra di Kuhbauer ha una coppia centrale che soffre la velocità di Icardi, con Barac e Sonnleitner. Punta sul settore giovanile, ha molti giocatori fra i 19 e i 25 anni, i migliori sono Cristoph Knasmullner e il capitano Schwab, centrocampista centrale che segna: «Realizzerò un sogno, giocando in una cattedrale del calcio come San Siro».
Andata a Vienna giovedì 14 febbraio (ore 18:55), ritorno al Meazza il 21 (alle 21). Il vicepresidente Javier Zanetti è cauto: «Bisogna rispettare ogni avversaria. Peraltro, quando l’Inter partecipa ad una competizione è per arrivare in fondo, teniamo tanto all’Europa league».
Sollevata per 3 volte, come Uefa, l’ultima nel ’98, in finale sulla Lazio, con Ronaldo.
L’ex capitano è orgoglioso della reazione per la mancata qualificazione agli ottavi di Champions. «Abbiamo evitato il contraccolpo psicologico. Non valutiamo il lavoro di Spalletti su una vittoria o una sconfitta, ragioniamo a lungo termine, vedremo a fine stagione. Marotta? E’ una persona di grande spessore che aiuterà il club a crescere ancora». E poi c’è il rinnovo di Icardi, sino al 2023, allungando di due stagioni, Wanda Nara ha chiesto 8 milioni. La clausola, invece, potrebbe essere eliminata. «E’ il nostro capitano, il punto di riferimento e molto legato all’Inter. Siamo fiduciosi, presto arriverà il momento opportuno».
Il Napoli giocherà in Svizzera giovedì 14 febbraio alle 21, ritorno una settimana dopo alle 18,55. Lo Zurigo di Ludovic Magnin è quarto dopo la prima fase, a 24 punti dallo Young Boys, il presidente Ancillo Canepa, italiano di origine, è realista: «In teoria, non abbiamo possibilità di passare, ma nel calcio non si sa mai. Affrontare una squadra così prestigiosa sarà una bella ricompensa per il nostro pubblico. E a Zurigo vivono tanti italiani».
Felice per il sorteggio il lungo difensore centrale Alain Nef, ex Udinese e Triestina: «Affrontare il Napoli sarà fantastico».
La Lazio giocherà l’andata all’Olimpico, altro svantaggio, e il ritorno mercoledì 20 febbraio alle 18, perchè l’indomani il Betis Siviglia ospiterà il Rennes. Gli andalusi sono secondi con l’Atletico Madrid, a tre punti dal Barcellona.
«Assieme a Chelsea e Arsenal, il Siviglia è l’avversaria più difficile che potesse capitarci – sostiene Armando Calveri, segretario della Lazio -. Sarà esaltante, un test contro una delle migliori formazioni europee». Anche il Siviglia gioca con 3 centrali difensivi, ci giocarono Immobile e Correa e con Montella, a primavera, raggiunse i quarti di Champions, prima dell’esonero. I punti di forza sono Sarabia e Banega, Jesus Navas, l’ex Udinese Muriel e l’ex milanista Andrè Silva.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”