Dalla (probabile) retrocessione con il Verona a chief football administrator dell’Inter. Dal 1° marzo, Giovanni Gardini di fatto rileverà Marco Fassone, uscito in autunno. “Si occuperà di relazioni istituzionali sportive, amministrerà i trasferimenti dei giocatori e supervisionerà la segreteria sportiva. Opererà in collaborazione con l’area tecnica guidata dal ds Piero Ausilio”.
La scelta sorprende, perchè Gardini, 51 anni, è sempre rimasto nell’ombra. Era a Verona dal 2012, la scorsa estate aveva indotto il ds Sean Sogliano a lasciare e lì iniziarono i problemi del presidente Setti. Il nuovo dirigente nerazzurro è nato a Londra e cresciuto a Padova, era stato segretario e poi dg della società biancoscudata, dall’89 al ’99. Passò al Treviso, sino al 2003, poi due stagioni da direttore operativo alla Lazio (lì conobbe Mancini) e il ritorno nella Marca per un biennio, sino al falliento. Infine la consulenza in Svizzera, al Bellinzona, e il ruolo di dg al
Livorno: 4 anni fa fu testimone a bordo campo della morte a Morosini e la dovette raccontarla a caldo, su Sky. E’ noto per spostarsi in Jaguar, era giornalista ma non ama le interviste.
Vanni Zagnoli