Non sempre il gioco, lo spettacolo premiano. La Roma stramerita di vincere, al Franchi, pareggia solo a 10’ dalla fine.
Perchè Giovanni Simeone sembra papà Diego, per la furbizia. Il cholismo è fatto anche di astuzia, nel procurarsi un rigore. La Roma è superiore, meriterebbe il vantaggio eppure sbaglia con Under, che lancia verso la porta il figlio dell’allenatore dell’Atletico Madrid. Olsen esce, l’argentino allarga il piede per cercare il contatto, il portiere sposta la mano per ostacolarlo. E’ un rigorino, ovvero a norma di regolamento ci può anche essere ma davvero siamo ai limiti, non era indispensabile fischiare. Banti lo fa, l’errore non è evidente e allora neanche va a consultare il Var, presidiato dallo scledense Orsato. Ingiusto così, perchè la Roma domina e su cross di Lorenzo Pellegrini Dzeko manca la porta.
Zaniolo si procura la punizione, sospinto da Veretout, trasformatore del rigore, e il palo salva Lafont, sul sinistro di Kolarov, deviato da Milenkovic.
La Fiorentina riparte, il derby del centro Italia, fra scudettate più o meno antiche, premia i viola. Eusebio Di Francesco è in crisi, rispetto alla scorsa stagione, e mica è detto che in Europa ripeta il cammino del debutto. E’ anche sfortunato, con il 7° legno colto in questo avvio di stagione. I giallorossi sono superiori nei duelli individuali, la manovra è gradevole, manca giusto quel quid. Nicolò Zaniolo titolare è una sorpresa, relativa perchè fra Entella e primavera dell’Inter ha miracol mostrato, anche ieri era vivo, tipo il papà Igor in serie B, fra Spezia e Cosenza. Alla ripresa calcia con il sinistro da fuori, si oppone il portiere francese, originario del Burkina Faso. Graziato dalla deviazione di Biraghi, sul destro di Florenzi. Pioli resta con il 4-3-3, avanza a destra Benassi. Kluivert non fa più di El Shaarawy, la pressione capitolina si ingrigisce, come la maglia, la Fiorentina resiste. Anzi avvicina il raddoppio su azione Chiesa-Benassi-Simeone, il destro sul primo palo è del centrocampista, Olsen respinge con un piede. Cristante contribuisce a cambiare la serata, il friulano è lontano dall’incidenza di Bergamo, mentre i viola si esaltano con la tenuta di Victor Hugo. Già a Napoli la squadra del presidente Pallotta meritava i tre punti, ne trova uno con il sinistro di Florenzi, sull’unico errore del portiere, uscita imperfetta sul traversone di Kolarov. E’ il secondo 1-1 in sequenza per la Roma, il terzo per i viola. Perchè Dzeko manca il gran colpo. Poteva finire 1-3, Eusebio era il vero anti Allegri.
Fiorentina-Roma 1-1.
GOL: 32′ Veretout su rigore; 40’ st Florenzi.
Fiorentina (4-3-3): Lafont 6,5; Milenkovic 6, Pezzella 6, Vitor Hugo 6,5 Biraghi 5.5; Benassi 6,5 (27′ st Dabo sv), Veretout 6,5, Gerson 6; Mirallas 5 (8′ st Edimilson Fernandes 5,5), Simeone 6 (33′ st Pjaca sv), Chiesa 6. All. Pioli
Roma (4-2-3-1): Olsen 6; Florenzi 7,5, Fazio 5.5, Juan Jesus 6, Kolarov 6,5; Lo. Pellegrini 6,5, Nzonzi 6; Under 5 (28′ st Schick 5,5), Zaniolo 6,5 (22′ st Cristante 6), El Shaarawy 5,5 (10′ st Kluivert 6); Dzeko 6. All. Di Francesco.
Arbitro: Banti di Livorno 5,5.
Note: ammoniti Nzonzi, Fazio, Biraghi, Veretout, Vitor Hugo per gioco falloso. Angoli: 6-3 per la Roma. Recupero: pt 2′, st 4’. Spettatori: 30590, incasso 566.818 euro (paganti 9371).
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”