Il Gazzettino. Federica Pellegrini: “Farò il giro del mondo in sacco a pelo”

Federica Pellegrini (105.net)

Trento
Al festival dello sport c’è stato parecchio Nordest, con l’imprenditore trevigiano Alessandro Benetton e gli arcieri: il bellunese Oscar De Pellegrini, paralimpico, e il campione padovano Marco Galiazzo. Con l’ex discesista Cristian Ghedina, di Cortina, e l’alpinista Manolo Zanolla, di Feltre. Con la biatleta friulana Vittozzi, l’altista vicentina Vallortigara e le trevigiane paralimpiche, Francesca Porcellato e Bebe Vio. Fra le più applaudite, come sempre, Federica Pellegrini, con il padre Roberto commosso, sul palco. Assieme a mamma Cinzia, ha finto di avere un impegno a Jesolo, di disertare l’intervista, mentre proprio i genitori hanno ideato le domande più personali, con voce storpiata dal sintetizzatore, per uscire sul palco alla fine, accompagnati dalla cagnolina Vanessa.
Fede proseguirà sino a Tokyo, dunque, fino ai 32 anni. «Mi aspetta un biennio tosto ma ho deciso di continuare a fare la cosa che preferisco: nuotare. Nel 2019 ci saranno i mondiali in Corea, l’anno successivo disputerò la mia 5. olimpiade, in Giappone. Sarà una preparazione tosta, deciderò cosa fare con l’allenatore, Matteo Giunta».
Fra gli 11 record, la divina sceglie il primato dei 200 stile libero, ai mondiali di Roma: 1’52”98. «E alla vigilia dei 400, per un improvviso attacco di fame, mi feci portare da mamma una pizza quattro stagioni. Ero dimagrita 3 chili, per la tensione. L’altro momento più alto è stato Pechino 2008».
Fra gli insuccessi, «Londra ’12 è stata la più grande delusione, un calcio allo stomaco. Il quarto posto di Rio, invece, mi aveva destabilizzato: mi sono buttata negli allenamenti, a Budapest volevo solo una medaglia, non pensavo certo di battere Katie Ledecky; è stata la vittoria più emozionante, perchè combattuta, o forse per l’età».
Fede ricorda il mentore Alberto Castagnetti: «Era un secondo padre, la mia guida, a 21 anni: fu una perdita devastante. Nel tempo cercavo quella figura, cambiando tanti allenatori, non l’ho mai più trovata».
Fra gli amori, “due grandi storie, Luca Marin, durata 3 anni e mezzo, e Filippo Magnini». Gli idoli: «La nuotatrice tedesca Franziska Van Almsick, di cui ho raccolto il testimone, e il tennista Roger Federer: perché alla sua età è difficile rimanere al top».
Il futuro. «Vorrei che i prossimi 30 anni fossero altrettanto intensi. Spero nell’incontro con l’uomo della mia vita e di fare il giro del mondo. In sacco a pelo».
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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