Da Glasgow piovono medaglie, per l’Italia, come fossero polpette, dal famoso film di animazione.
Anche ieri, dagli Europei, due bronzi ed è persino poco, per come ci eravamo abituati nei giorni scorsi. Sono terzi sui 200 rana Luca Pizzini, veronese di 29 anni, e la staffetta 4×100 mista, a conferma dei pronostici azzeccati da Stefano Morini, probabilmente il miglior tecnico al mondo.
Pizzini si inchina ai più giovani, al russo Chupkov, record continentale in 2’06”80, e per 15 centesimi all’inglese Wilby. Vira in 29”53, poi in 1’02”14 e 1’35”52, chiudendo in 2’08”54, con un centesimo di margine sull’altro britannico Murdoch.
Il carabiniere della fondazione Bentegodi arriva a 4 centesimi dal record italiano in costume gommato registrato da Loris Facci nel 2009, in semifinale l’aveva sfiorato, per 2 centesimi. «Pensavo di andare leggermente più forte di domenica – racconta -, resta comunque una bella conferma. Sono in grande condizione, fisica e psicologica».
Merito anche di Matteo Giunta, allenatore di Federica Pellegrini.
Nella 4×100 mixed mista Margherita Panziera da Montebelluna fa 1’00”11 a dorso, Fabio Scozzoli 59”46 a rana, Elena Di Liddo 57”68 nel delfino, lo sprint è naturalmente di Alessandro Miressi, 47”60 a stile, recupera 4 posizioni (anche a donne), per il 3’44”85 e il primato italiano.
L’oro è della Gran Bretagna, 3’40”18, primato europeo; la Russia è a 2 secondi dagli azzurri.
Panziera è la più emozionata: «E’ la mia prima medaglia in vasca lunga». E questa sarà anche specialità olimpica.
Sui 100 dorso, eccellente il quinto posto di Thomas Ceccon, 17enne di Thiene, ex aequo con Sabbioni. Il riccionese passa in 25”60, nella vasca di ritorno patisce il ritorno dei migliori, a partire dai russi, Kolesnikov, 52”53, e Rylov, mentre il greco Christou è terzo, con 13 centesimi di margine sui due azzurri. «A me – sorride il vicentino – bastava non arrivare ultimo».
Nei 200 farfalla vince la magiara Kapas, fa bene a preferire il delfino al mezzofondo: precede la russa Chimrova e la britannica Thomas. Ilaria Cusinato da Cittadella è settima in 2’08”91 e comunque soddisfatta per la finale, davanti ad Alessia Polieri.
Va in finale sui 100 dorso Carlotta Zofkova, per la prima volta in carriera sotto il minuto, grazie al lavoro con Matteo Giunta, e a 8 centesimi dal primato italiano di Margherita Panziera. Sono terza e quarta, con speranze di podio, anche se la trevigiana è più specialista dei 200; fuori per un soffio dalle semifinali Silvia Scalia.
Nei 200 stile, quarto tempo per Filippo Megli, 1’46”70. Sui 50 farfalla Andrea Vergani passa con il 5°, personale di 23”37; solo 13° il triestino Piero Codia, mentre Matteo Rivolta è 39°, irriconoscibile.
Sui 200 rana escono Francesca Fangio e Anna Pirovano.
L’erede di Federica Pellegrini, vincitrice degli ultimi tre 200 sl, è la francese Charlotte Bonnet, batte la 31enne Heemskerk e la russa Guzhenkova.
La mattina, in batteria, sui 200 sl, è solo 29° il padovano Mattia Zuin, in 1’49”72.
Sui 1500, Simona Quadarella si presenterà nel pomeriggio da favorita, solo la tedesca Kohler è in grado di contrastarla, nel suo tentativo di doppietta.
A Edimburgo, intanto, è iniziato l’Europeo dei tuffi, con una gara nuova e mista, il team event. Sono quinti Noemi Bakti e Giovanni Tocci: la magiara non si allena più con la mamma a Trieste ma a Roma, con Domenico Rinaldi. L’oro è per gli ucraini. E da oggi c’è possibilità di podio anche fra trampolino e piattaforma. Dalle 13,15, Batki e Chiara Pellacani sono nel trampolino da un metro.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”