Rivalutiamo la Lazio, eliminata in Austria con l’imbarcata del 4-1, dopo il 4-2 dell’Olimpico. Si segna tanto, in Europa, non solo in Roma-Liverpool, dunque la Red Bull a Salisburgo recupera il 2-0 di Marsiglia e porta l’Olympique ai supplementari. E’ una sorpresa perchè in teoria i francesi sono molto più forti, al punto che un quarto di secolo fa con gol di Basile Boli batterono il Milan di Capello in finale di coppa dei Campioni. Rudi Garcia fa chiudere bene per un tempo, la tattica regna. All’8’ st Haidara dalla trequarti ne supera tre e infila Pelè di destro. Il raddoppio è viziato da fuorigioco, anche in Europa league servirebbe il var, Schlager calcia, Sarr devia in autogol. La traversa marsigliese è di testa, con Thauvin. Gli austriaci sanno soffrire, sembrano il Videoton di metà anni ’80, capace di raggiungere la finale, per l’Ungheria. A 4’ dai rigori, Payet crossa per Rolando, piatto destro e 2-1. Poi l’espulsione di Haidara, già ammonito.
A Madrid, l’Atletico difende l’1-1 di Londra, l’Arsenal è talentuoso ma meno tignoso e perde 1-0. Il calcio di Simeone resta il più efficace, come la vecchia Argentina, capace di portare ai rigori la Juve in coppa intercontinentale, nell’86, nonostante Platini e Boniek: a 68 anni, Wenger è davvero da pensione, fatica a imprimere determinazione, velocità, le prerogative del cholismo. Koke e Griezmann si fanno vivi, all’intervallo il filtrante splendido del francese per Diego Costa: Bellerin è in ritardo, più propenso ad attaccare, il brasilian spagnolo controlla e “sinistreggia” sotto la traversa. La migliore occasione della ripresa è costruita da Diego Costa, non trasformata da Griezmann, popolare in Italia grazie alla pubblicità delle lamette da barba. In tribuna c’è Rafa Nadal, sempre, disteso perchè il forcing britannico è flebile. La finale è a Lione, giovedì 16, Atletico-Om.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”