Il Gazzettino. E’ un Torino da primato nel 2015: è la squadra che ha totalizzato più punti. Dopo 14 partite ufficiali il Napoli resta a secco di gol e manca l’aggancio al secondo posto.

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Kamil Glik festeggia dopo il gol dell’1-0.

Torino-Napoli 1-0 

Rete: 23′ st Glik.

Torino (3-5-2): Padelli 6; Bovo 6, Glik 7, Moretti 6.5; Peres 6, Gazzi 6,5, Farnerud 6,5, El Kaddouri 6.5 (48′ st Basha sv), Darmian 6.5; Martínez 6 (15′ st Maxi Lopez 5,5), Quagliarella 5,5 (43′ st Amauri sv). All. Ventura.
Napoli (4-2-3-1): Andújar 6; Maggio 6 (38′ st Zapata sv), Albiol 6,5, Koulibaly 5, Strinić 5,5; Gargano 6 (28′ st Inler 6), David Lopez 6; Callejón 5, Hamšík 5,5 (17′ st Gabbiadini 6,5), De Guzmán 6; Higuaín 5.  All. Benitez.
Arbitro: Irrati di Pistoia 6,5.

Note: ammoniti: El Kaddouri, Gargano, Koulibaly, Quagliarella, Maggio. 20mila spettatori. Recupero: pt 1′, st 5′.

Vanni Zagnoli

Una delle classiche del calcio italiano origina un posticipo intenso e ricco di occasioni. Vince il Torino, imbattuto da 12 gare di campionato e settimo, a tre punti dall’Europa; il Napoli invece rimanda l’aggancio alla Roma e rischia il sorpasso di Lazio e Fiorentina, da mesi più spettacolari. Dopo 14 partite ufficiali con gol, la terza forza del campionato resta all’asciutto e soffre l’avvio granata, concedendo un’occasione a El Kaddouri e la rovesciata a Quagliarella. Prende metri dopo mezz’ora, riequilibrando la sfida a centrocampo, le conclusioni però non sono precise. Come le rifiniture della formazione di Ventura, debuttante in Europa a 67 anni, capace di raggiungere gli ottavi e di battere il Napoli per la prima volta in carriera. Con il passare dei minuti, le difese hanno la meglio sugli attacchi, dunque anche il tecnico spagnolo è diventato italianista, in questo 2015 rischia di meno. Callejon tuttavia ha perso la vena realizzativa di inizio campionato, adesso è un esterno come tanti e soffre l’azzurro Darmian, in forma.

Nel secondo tempo arriva finalmente un’occasione per Higuain, a lungo fuori partita, Padelli però è attento. Hamsik esce avendo regalato un solo squillo, un destro da fuori acrobatico. Al suo posto Gabbiadini, fermato dal palo su punizione, nel finale. La partita però si era già decisa, su angolo regalato da Koulibaly, con retropassaggio sbagliato dalla trequarti. Batte lo svedese Farnerud, Glik di testa segna la 6^ rete stagionale, confermandosi il difensore più prolifico: Higuain lo perde e Strinic non chiude, il croato è in ribasso dopo il buon impatto. De Guzman crea una buona opportunità per pareggiare, il Pipita la spreca calciando fuori. Il Toro resiste, Andujar nega il raddoppio al destro di Bovo, non bastano la propulsione persino di Albiol e il sinistro (fuori) di Gabbiadini. Il centrocampo molto fisico degli azzurri non convince, la manovra migliora con Inler. Il Torino non viveva una striscia così felice dal 1980, avesse un bomber si batterebbe per la Champions.

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