C’è aria di fuga, per la Juve, domani sera può raggiungere il +5, battendo l’Atalanta nel recupero della gara rinviata per neve. I bergamaschi sono in serie positiva esterna da 7 gare, hanno vinto a Bologna ma rischiano di pagare gli sforzi del triplo impegno e delle recenti due eliminazioni.
E’ una Juve sempre più cinica, l’ha dimostrato anche con l’Udinese, ostenta un’alta percentuale realizzativa, che rende Allegri sempre più pragmatico e in questo ricorda Capello e Lippi. E’ cambiato il fronte anche dei leader, Buffon avrebbe già deciso di lasciare, aspetta forse il momento opportuno per dare l’annuncio, anche se ieri a Cuneo ha ripetuto: “Finché ho voglia di soffrire, andrò avanti. Dovrò capire, insieme alla società, a che livello di energie sarò. Sono gratificato per quanto ho dato al Parma, alla Juve e alla nazionale, con serietà, mettendo davanti il bene del gruppo”.
Barzagli ha 37 anni e ha rinnovato per una sola stagione, al massimo proseguirà sino al 2020, mentre il 34enne Chiellini potrebbe restare in nazionale sino ai prossimi Europei e poi dedicarsi solo al bianconero, finchè reggerà. Bonucci è passato al Milan, Marchisio non gioca più le partite importanti, a 32 anni, e a proposito sottolinea: ”Siamo in testa alla classifica, ma dobbiamo mantenere il vantaggio. Affrontiamo un’Atalanta molto fisica, che gioca a uomo e a tutto campo, ha elementi di grande qualità e grazie a Gasperini sta facendo bene anche quest’anno: sarà una partita dura, l’abbiamo già sperimentato in coppa”.
E’ diventata la Juve in Hd, Higuain-Dybala, i due argentini ritornati al top della condizione. Paulo era andato in panchina per tre volte, a fine anno, il vicepresidente Nedved l’aveva richiamato a una vita meno distratta (dagli sponsor, dalle sirene di mercato) e adesso il trequartista rende per il vero potenziale, almeno nella trasformazione delle occasioni. A Roma da subentrato, a Wembley, domenica la doppietta all’Udinese. La Juve lo responsabilizza anche per evitare che vada via, più segna e più è richiesto dai top club, le spagnole, il Psg, le inglesi, il mercato è sempre aperto. Con Higuain sta facendo il gioco che proponeva al Palermo con Vasquez, gira attorno al centravanti e colpisce, diventando quasi la prima punta. E così si vede un Pipita altruista, non solo finalizzatore, stoccatore sempre, meno tiri del passato ma anche assistman. Sbaglia giusto i rigori, ancora, prepara il mondiale da vincere con l’Argentina, dove entrerà in ballottaggio con Icardi. Al Real non era così grande, qui resterà l’artefice non unico del probabile settimo scudetto di fila della Juve.
In campionato è arrivata l’11. vittoria in sequenza, 16. in 17, per l’imbattibilità che dura dal 19 novembre, dalla sconfitta di Marassi con la Sampdoria. Bernardeschi e Cuadrado sono infortunati, possono rientrare con calma, la panchina è di prim’ordine e Douglas Costa, sempre più determinante, arriva in nazionale verdeoro. L’investitura ai bianconeri arriva anche da Ancelotti, che a Torino sfiorò due scudetti: “La Juventus ha fatto un passo importante, in un momento cruciale. L’Atalanta può sempre fare la sorpresa, ma la Juve potrebbe vincere sempre”. Intanto ha il record di 8 successi senza subire reti, come Conte nel ’13-’14.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”