La panchina d’oro è per Massimiliano Allegri, votato da 19 colleghi, ma il vincitore morale è Gasperini, miracoloso con l’Atalanta, nella scorsa stagione e ancor più in questa, gratificato di 11 preferenze. “Io ho scritto il suo nome – spiega Eusebio Di Francesco, 0 voti nonostante la bella avventura europea con il Sassuolo -, avrebbe meritato il riconoscimento”. Terzo Sarri, con 7 voti. Se si considera anche l’Europa, il premio ad Allegri è sacrosanto, considerata la finale raggiunta per la seconda stagione su 3, in Champions, con la Juve, e per quello avrebbe meritato di più anche Sarri, che con il Napoli ha impegnato il Real come nessuno, ma limitatamente alla serie A Gasperini per molti è il migliore, nel rapporto, spettacoli-punti-budget. Allegri scherza: “Ringrazio tutti e auguro a tutti un buon finale di campionato, un po’ meno a Sarri. Per lo scudetto sarà una lotta fino alla fine, dipenderà dal calendario e dagli scontri diretti. Bisognerà lavorare con calma, affrontare questo finale di stagione bellissimo: ci aspettiamo inoltre due belle sfide con il Real (squadra meravigliosa ma l’affronteremo senza paura) e la finale di coppa Italia con il Milan”.
Sabato, in campionato, con i rossoneri. ”Gattuso ha dato equilibrio, ordine, sta facendo ottimi risultati, noi però dobbiamo vincere per restare al comando della classifica. Ogni partita contro di loro è sempre particolare, equilibrata, nonostante la differenza in classifica. Prima che a Cristiano Ronaldo penseremo alla squadra rossonera”.
I risultati di Max sono unici: terzo scudetto in sequenza (per il club insegue il 7° di fila), 3 coppe Italia in striscia e appunto la finale di Champions. “Grazie al club, che mi permette di sedere su una panchina così prestigiosa, una panchina di platino, e ai miei straordinari giocatori che stanno dando grandissime soddisfazioni a me e alla società. La dedica è per lo staff, artefice di un lavoro eccezionale grazie al quale oggi sono qui”.
Vinse il due volte con il Cagliari e una (per la C) con il Sassuolo. Dal palco si congratula coi tecnici premiati per i successi all’estero, ovvero Massimo Carrera con lo Spartak Mosca (“Perché non è mai facile riuscirci”), Carlo Ancelotti (Bayern Monaco, Germania) Antonio Conte (Chelsea, Inghilterra) e Roberto Bordin (Sheriff Tiraspol, Moldavia) e Marco Rossi (Honved Budapest, Ungheria).
Su Dybala con l’Argentina: “Da quando è rientrato dopo l’infortunio, ha segnato gol importanti e recuperato fisicamente. La mancata convocazione deve essere uno stimolo per lui perché ha tutte le possibilità di andare al Mondiale. Ha ancora ampi margini di miglioramento e può diventare uno dei migliori al mondo”.
Panchina d’argento a Leonardo Semplici (Spal): “Arriva dopo un percorso bellissimo con la mia società, la mia squadra, ci onora. Sarebbe bello coronarlo con la salvezza. Lo 0-0 con la Juve deve dare convinzione, autostima ma bisogna rimanere con i piedi per terra. Il nostro traguardo è lontano e pieno di insidie”.
In serie C, panchina d’oro a Giovanni Stroppa (Foggia), davanti a Filippo Inzaghi (Venezia, fra l’altro vincitore della coppa) e ad Attilio Tesser (Cremonese). Per il femminile, a Sauro Fattori (Fiorentina, campione) e a Federica D’Astolfo (Reggiana, ora Sassuolo, neopromossa).
Vanni Zagnoli
da “Il Gazzettino”