E’ mancato giusto lo squillo di Vincenzo Montella, per solennizzare la settimana più emozionante del millennio, per il calcio italiano. Il Siviglia tiene lo 0-0 a Monaco, ma il Bayern avrebbe potuto prendere anche un gol e si sarebbe qualificato, dunque la gara non si accende realmente mai. Il ritorno è equilibrato, le occasioni sono rare, ancor meno le parate. Al 2’ Mercado rischia il cartellino rosso su Lewandowski, che poi si vede un colpo di testa frustrato da David Soria. I tedeschi partono fortissimo e sono forti, anche nell’applicazione, con Jaime Rodriguez a bloccare Ben Yedder. L’ex doriano Correa manca il gol al 17’, pescato da Jesus Navas, colpisce Boateng e commette fallo sul portiere Ulreich. Banega per Escudero, che fila alle spalle di Kimmich ma chiude a lato. Il match è altalenante e comunque vivo, con Rafinha e Lenglet fra i protagonisti. Hummels sfiora l’eurogol con un sinistro potente fuori di poco. Ribery dribbla Mercado, il destro è potente ma centrale, poi manda in porta Robben, come ai vecchi tempi, ma l’olandese non trova la porta. Javi Martinez sbaglia, Vasquez servve Ben Yedder, Sarabia punta la porta, chiude Rafinha.
Ripresa. Lewandowski fuori, su azione Ribery-Rafinha. Il Bayern domina, come all’andata, ma è Correa a cogliere la traversa di testa, su assist dell’ex interista Banega. Robben ha solo due spunti, i tedeschi giochicchiano e N’Zonzi rischia la seconda ammonizione.
Occhio al Bayern, in semifinale, ha campioni del mondo e un campione in panchina, Heynckes, 73 anni, una Champions vinta sul Borussia Dortmund e una persa ai rigori con il Chelsea di Roberto Di Matteo. Ha la concretezza teutonica.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”