Il Napoli deve vincere a Belgrado, per avere reali chances di passaggio agli ottavi, in uno dei gironi più complicati della Champions. Alle 21 (Skysport1) c’è anche Liverpool-Psg (Sky 253), ovvero la sfida tra i finalisti e i ricchi mai anche soltanto in semifinale, nella gestione dello sceicco Al-Khelaifi. La Stella Rossa era stata allenata anche da Zeman e Zenga (scudetto più coppa), rappresenta il calcio serbo, di talento ma discontinuo, capace di vincere la coppa dei Campioni del ’91, a Bari, ai rigori, con anche Mihajlovic in campo.
«Ho giocato al Marakana due volte, in coppa – ricorda Ancelotti -, andò bene. Se non c’è due senza tre siamo a posto». Vinse proprio la coppa, da centrocampista del Milan, la prima volta passò il turno nella ripetizione della gara sospesa per nebbia, con i rossoneri in grande difficoltà. Il Napoli pare la terza forza del raggruppamento, insegue i primi quarti della sua storia, nel torneo più importante.
«Siamo competitivi – spiega il tecnico tre volte sul tetto d’Europa -, magari non così esperti. Servono coraggio, personalità e forza per imporre il gioco».
Saranno 50mila i serbi, per il ritorno in Champions dopo 27 anni. «C’è da fronteggiare anche la passione dei tifosi, hanno eliminato il Salisburgo, semifinalista nell’ultima Europa league. Servono ritmi alti».
Riposo per Hamsik, sostituito da Diawara, ritornano Ospina, Albiol e Milik. A sinistra, Insigne favorito su Mertens.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”