A Riccione brilla la nuova stella del nuoto italiano, Thomas Ceccon, vicentino al record italiano dei 200 misti. Nella seconda e ultima giornata degli assoluti in vasca corta i 100 stile vanno a Federica Pellegrini, mentre Margherita Panziera e Ilaria Cusinato sono seconde.
Ceccon polverizza il primato nazionale dei 200 misti, in 1’53”26, lo leva a Federico Turrini: è il quarto tempo mondiale dell’anno, nessun azzurro era mai sceso sotto l’1’54”. «Ma i più forti – confessa – sono da 1’51”». Ha 17 anni, è nato a Thiene e alle olimpiadi giovanili di Buenos Aires aveva ottenuto la bellezza di 5 medaglie, in Romagna sprinta e in vasca disegna un cuore con le mani. «Avevo pensato al primato due settimane fa. Sto cambiando mentalità, faccio la mia gara anche quando in acqua ci sono atleti più forti». E’ davvero bravo in ogni specialità.
Si aggiudica anche la staffetta mista 4×50, con le Fiamme Oro, 1’12”63 assieme a Martinenghi, Rivolta e Marco Orsi.
Federica Pellegrini stampa il 52”81 sui 100 stile, vicina al tempo di Genova ma qui era penalizzata da 5 giorni di febbre. E’ al 119° titolo italiano, chiude in 52”81. «Meglio rispetto ai 200 – spiega – anche se le due gare hanno dinamiche diverse. Ho perso allenamenti giorni fa, adesso ne ho altri 10 giorni per preparare i mondiali in Cina. Darò una mano alle staffette, peccato non ci sia la stile libero femminile. Farò i 100».
Per ora, niente 200, dunque. «Non aspettatevi nemmeno che li faccia questa estate, in vasca lunga, lo dico subito: ho ricominciato ad allenarmici seriamente solo a ottobre, non li farò, a meno che i risultati non vadano oltre l’immaginazione mia e di Matteo…». Giunta, l’allenatore.
Sui 100 dorso, la trevigiana Margherita Panziera fa 57”94, battuta da Silvia Scalia, per 38 centesimi. A 30 anni, Laura Letrari tiene dietro a sorpresa la padovana Ilaria Cusinato, con un buon 59”88, ma non sarà ai mondiali.
Primattore della tre giorni riminese è Marco Orsi, dominatore dei 50 delfino, dei 100 misti e dei 50 stile, in 21”41; terzo Vergani, bronzo europeo in vasca lunga, in 21”53 lascia fuori dal podio il quotato il canadese Santo Condorelli, neo azzurro.
C’è gloria anche per Gregorio Paltrinieri sui 1500 metri, in 14’25”08, dopo le esperienze in acqua libera. «Il fondo è una cosa da dio – osserva -. Mi fa sentire i 1500 metri uno sprint. Quando stai due ore in acqua, meno d’un quarto d’ora sembrano 25 metri. Mi capitava da bambino, quando nuotavo i 3 chilometri e poi in vasca». A Tokyo 2020 spera di fare tre gare, ai mondiali in vasca corta se la vedrà con i soliti Romanchuck e Sun Yang. «Tre o quattro vanno forte, ci sarà da andare sotto i 14”20».
Avvincenti i 200 rana, Francesca Fangio sfiora il record italiano e precede Anna Pirovano, altra classe 2000. I 200 dorso vanno a Lorenzo Mora, è terzo Michele Lamberti, classe 2000, uno dei tre figli di Giorgio e di Tanya Vannini, mentre è quarto il friulano Restivo.
I 200 farfalla sono di Alessia Polieri.
Il premio come allenatore dell’anno, in ricordo di Alberto Castagnetti, che consacrò tecnico di Federica Pellegrini, va a Christian Minotti, che ha portato Simona Quadarella ai tre ori europei. Riconoscimenti anche ad Antonio Satta, allenatore di Miressi, campione continentale dei 100 stile, e a Stefano Morini, che ha fatto esplodere Ilaria Cusinato.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”