Il Gazzettino. Calcio. Costa decide Parma-Fiorentina, Montella: “Siamo stati padroni del campo, mancano il gol e l’autostima per Mario Gomez”.

Il commento per il Gazzettino del Nordest

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Andrea Costa

Vanni Zagnoli

Parma-Fiorentina 1-0

GOL: 11′ pt Costa.

PARMA (3-5-2): Mirante 7, Costa 6.5, Paletta 6,5, Lucarelli 6, Cassani 6.5 (22′ st Rispoli 6), Mauri 6, Lodi 6,5, Gobbi 6.5, De Ceglie 5.5, Cassano 6.5, Palladino 5 (30′ st Bidaoui sv). All. Donadoni.

FIORENTINA (3-5-1-1): Tatarusanu 5,5, Savic 5, Gonzalo Rodriguez 5, Basanta 6, Joaquin 5,5 (35′ st Pasqual sv), Kurtic 5 (14′ st Aquilani 5,5), Pizarro 5.5, Mati Fernandez 6, Alonso 5 (21′ st El Hamdaoui 5), Cuadrado 5,5, Gomez 4,5. All. Montella.

Arbitro: Damato di Barletta 5,5.

Note: espulsi nel st al 34′ Gonzalo Rodriguez e al 41’ Savic per somma di ammonizioni. Ammoniti Bidaoui e Mirante per comportamento non regolamentare, De Ceglie, Gobbi, Lucarelli e Cassano per gioco scorretto. Angoli: 3-1 per il Parma. Recupero: pt 1’, st 4′. Spettatori: 12.824, di cui abbonati 9.580, per un incasso di euro 202.937.

Parma

Da quasi due mesi, la Fiorentina non perdeva in campionato, mentre il Parma non vinceva dallo stesso periodo. All’epoca battè l’Inter e mandò in crisi Mazzarri, ora raggiunge il Cesena, ma è come fosse ancora dietro perché arriverà una ulteriore penalizzazione.

Basta un gol di Andrea Costa, difensore reggiano figlio di baristi, a caratterizzare l’Epifania gialloblù, anticipa Alonso su angolo da sinistra prolungato da Lucarelli. Con la proprietà dell’albanese Taci, li emiliani hanno possibilità di salvarsi: “Aspetto rinforzi”, spiega Donadoni. Molte altre volte avevano meritato tanto più di ieri, solo nel finale Rispoli sfiora il raddoppio con un destro da fuori in contropiede.

I viola restano condizionati da Mario Gomez, da oltre un anno uscito dai migliori cannonieri d’Europa. Il tedesco manca il pareggio su assist di Mati Fernandez, poi si fa respingere il rigore da Mirante: il tocco di De Ceglie su Cuadrado era probabilmente involontario e comunque leggero. La Fiorentina attacca, prima dell’intervallo era punibile con il penalty anche il contatto di Paletta su Gomez, fischiato dai tifosi toscani. L’1-1 ci starebbe come gioco, Mirante era il quarto portiere azzurro, con il ct Prandelli, non compie miracoli perchè le occasioni sono rare, al di là di un secondo rigore non concesso. Il finale perde di appeal per le espulsioni di Gonzalo Rodriguez e Savic, doppie ammonizioni, i falli decisivi sono su Bidaoui e su Cassano.

“La nostra supremazia è stata totale – garantisce Montella -, ci mancano i gol, il guizzo e con il passare del tempo ci si innervosisce, di fronte a una squadra compatta. Il risultato è anomalo, comunque abbiamo corso parecchio. Ci sta di sbagliare un rigore, Gomez deve ritrovare autostima”.

Neto piace alla Juve, anche per questo il portiere è Tatarusanu. “Perchè è più sereno. Le nostre partite sono sempre ottime, il cammino peraltro è complicato anche solo verso l’Europa League”.

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