A 21 anni e mezzo, Stefano Sottile strabilia, salta 2 e 33, è il migliore dell’anno, nel mondo. «Spero nella finale a Doha», racconta il vercellese, della val Sesia. Il risultato di Bressanone è stupefacente, nobilita i campionati italiani, illuminati sabato da Jacobs, Galvan e da Luminosa, appunto, Bogliolo. In serata arrivano il 2,28 nel salto in alto di Sottile, che poi si isserà anche 5 centimetri più in là. Alla sua età, Tamberi non era così forte.
In mattinata, la marcia, i 10 km vanno ad Anna Eleonora Giorgi, vincitrice del memorial Anna Rita Sidoti, e a Gianluca Picchiottino; sui sampietrini del tracciato altoatesino, secondo Giorgio Rubino. Alla Raiffeisen arena, l’asta è di Max Mandusic (Trieste atletica), nella finale rinviata per il maltempo, con un modesto 5,30. Mancava Gianni Stecchi, arrivato a 5,80, grazie al tecnico Gibilisco, ultimo italiano campione del mondo, nell’atletica, comprese le olimpiadi, oro nel 2003.
Nel giavellotto, Carolina Visca ripete l’oro under 20 europeo, ottenuto in Svezia una settimana fa, migliora il record italiano giovanile con 58,47; argento per Zahra Bani, bronzo a Sara Jemai. Nel martello, bronzo come a Boras per Giorgio Olivieri, con 72,03, il titolo va a Marco Lingua. Sui 400 ostacoli, Linda Olivieri mette paura ad Ayomide Folorunso sino all’ultima barriera: negli appoggi finali prevale la fidentina, prima all’universiade di Napoli, in 56”40; tripletta per le Fiamme Oro, con Rebecca Sartori. Alessandro Sibilio prevale su Eusebio Haliti. Sui 1500, Marta Zenoni bissa il titolo dei 5mila, davanti alla vicentina Elena Bellò (4’31”55. Matteo Spanu (Malignani Udine) precede Pietro Arese (non parente con l’ex presidente federale Franco) e Bouih. La vicentina Ottavia Cestonaro si conferma nel triplo, con 13,52, sulla bellissima Derkach. Sui 200, Antonio Infantino, di origine britannica, e la veronese Gloria Hooper; terzo Davide Re, che allena la velocità, salta la finale Howe per un fastidio muscolare.
All’ultimo triplo, Samuele Cerro fa 16,52, su Schembri e Cavazzani. L’asta è di Sonia Malavisi, corpo definitissimo e 31mila seguaci su instagram. Valica i 4,36, 5 centimetri oltre Roberta Bruni, oro universitario, terza è l’ex ginnasta Elisa Molinarolo (Coin Venezia). Il decathlon è di Matteo Taviani, il disco di Stefania Strumillo (57,33) e il martello di Sara Fantini, a 69,75.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”