Nella Diamond league, l’Italia è sempre ai margini, nelle tappe più lontane non ha proprio azzurri, ma ai campionati nazionali ben figura. A Bressanone, terra scudettata nella pallamano, una trentina d’anni fa, la tre giorni si conclude stasera (diretta su Raisport) e il livello è convincente, in generale. Il 10”10 di Jacobs non è male, soprattutto il 45” e mezzo, all’incirca, di Matteo Galvan sui 400 è sorprendente. «Senza i tanti infortuni – riflette il vicentino -, chissà dove sarei arrivato. Ora mi fa bene allenarmi con Davide Re».
Sesto, due settimane fa, al debutto nel grande circuito, a Montecarlo, e all’inseguimento della finale mondiale, a Doha. In Qatar l’Italia al solito sarà lontana da podio e finali, ma con il ct Antonio Torre arriverà forse qualche personale in più, rispetto al biennio con Elio Locatelli e Stefano Baldini e rispetto all’èra Massimo Magnani e del padovano Francesco Uguagliati.
In Trentino il colpo d’occhio è discreto, i giovani sono di valore, si è visto agli Europei under in Svezia. I 100 femminili vanno a Zaynab Dosso, si fa invece squalificare in batteria Chiara Melon, mentre seconda è Johannelis Herrera, davanti ad Annalisa Spadotto Scott. Negli ostacoli si conferma Luminosa Bogliolo, mentre Fofana precede Ali e Mach di Palmstein. Tanti nuovi italiani, insomma. I 400 sono di Giancarla Trevisan (nonno friulano, di San Vito al Tagliamento), davanti a Chibgolu. 800: Eloisa Coiro (classe 2000) e Simone Barontini, su Riccobon. L’eptathlon va a Sveva Gerevini, 8^ di sempre. Tricolore nel giavellotto è Fraresso, sui 5mila Marta Zenoni e Razine; nell’alto Alessia Trost (1,86) su Erika Frullani e Cipolloni. Il lungo va a Randazzo, con 7,90.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”