L’ultima volta in cui l’Inter aveva messo in sequenza 8 vittorie, in campionato, fu dieci 10 anni fa, con Mourinho. Contro l’Atalanta, Spalletti può eguagliare il primato del portoghese, che peraltro a Bergamo perse una gara memorabile, sconfitto dal friulano Gigi Del Neri.
Ovvio interrogare Spalletti sul gesto di Mou a Torino. «Fino a quando si resta su fatti di questo livello, fa tutto parte dello spettacolo. Se si va a stuzzicare un leone, ci può stare ruggisca. A mente fredda ha detto che non lo avrebbe fatto, ha ruggito senza dare la dentata. E’ scorretto è sentire persone che insultano continuamente. Ci sono pressioni emotive che in determinate partite si sommano, il rischio di cadere in qualche reazione c’è».
L’Atalanta si è ripresa, dopo il calo seguente all’eliminazione in Europa league.
«Sarà una trasferta insidiosa – racconta il tecnico interista -, con grado di difficoltà massimo. Nainggolan? Si è messo a disposizione contro il Barcellona, è difficile che possa giocare. Sarà una occasione per vedere il nostro livello di maturità, servono risultati in continuità senza mollare un centimetro. La striscia rappresenta quello che dovevamo fare, questo è il campionato del nostro livello».
C’è aria di turnover, per preservare Brozovic, vicecampione del mondo. «È quello che ha speso di più, va valutato. Qualcosa cambierà, Gagliardini sarà della partita perché lo merita. La classifica è anche merito di Perisic, purtroppo si va a vedere solo gol e assist ma lui ci dà altri numeri».
Si va verso la conferma del 4-3-3, con dubbi in difesa (Miranda favorito su De Vrij) e attacco (Candreva pronto a sostituire Politano). Confermato Perisic, con Icardi che a Bergamo non ha ancora segnato.
L’Inter spera che il Milan fermi la Juve, per accorciare i 6 punti dalla capolista. «È la squadra più forte – conferma Spalletti -, per batterla bisognerà essere impeccabili, cercando di fare l’impossibile».
L’Inter si è accordata con il Milan, per la gestione di San Siro. «Se due colossi si mettono d’accordo, sicuramente faranno uno stadio migliore. A me piace già così, l’attenzione sarà per far sentire chi andrà allo stadio come dentro il proprio salotto di casa».
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”