A Reggio, il Napoli soffre nel primo tempo, subendo gol da Junior Traorè: al 29’ l’errore è di Mario Rui, sul lancio di Locatelli. La ripresa è azzurra, con il pari di Allan, che al 12’ aggancia in area il traversone di Zielinski, Peluso non chiude e il destro è all’incrocio. Callejon ha tre occasioni, Romagna e Pegolo chiudono, poi coglie la traversa. Mertens sbaglia di testa. Sul tirocross del belga, Pegolo respinge e Callejon infila ma in fuorigioco, evidenziato dal Var. Il portiere bassanese è attento anche su Zielinski, ma a 30” dalla fine su angolo Di Lorenzo prolunga e Obiang in spaccata fa autogol, per anticipare Elmas: l’1-2 ci sta.
C’è la faccia di Sinisa Mihajlovic, nel successo salvezza del Bologna a Lecce. Al 40’, sono scintille tra Tachtsidis e Medel, interviene l’allenatore per calmare il cileno leader del centrocampo rossoblù: Medel è nervoso anche nei confronti del proprio tecnico, che sta vincendo la battaglia contro la leucemia e non ha perso l’impulsività; Abisso ammonisce entrambi i giocatori. Con il ritorno in panchina del serbo, il Bologna è volato a +8 sulla zona retrocessione, grazie anche ai successi di Napoli e sull’Atalanta.
Cinquecento i tifosi arrivati dall’Emilia, il 37enne Palacio si procura tre occasioni, Gabriel replica. Orsolini in tuffo scheggia la traversa, poi Tachtsidis lancia per errore Poli, il centrocampista di Vittorio Veneto mette fuori. All’intervallo Sansone azzecca la sua finta, a sinistra, Orsolini tocca sottoporta il vantaggio: i salentini in genere costruiscono tanto, nel primo tempo concedono la bellezza di 15 tiri. Alla ripresa Gabriel ferma in uscita Sansone, raccoglie Palacio che serve Soriano, al raddoppio. Orsolini si conferma da nazionale, già per gli Europei, finta su Calderoni e suggella la sua prima doppietta in A. Il Lecce segna nel finale, con Babacar su traversone di Calderoni e con Farias. Il centravanti del Bologna Santander, invece, va in ospedale per una possibile frattura alla tibia.
A capeggiare la lotta per il settimo posto, probabilmente utile per l’Europa league, c’è il Parma, capace di rimontare nel recupero il Brescia, avanti con il quarto gol stagionale di Balotelli. L’ex centravanti azzurro spiega: «Ho avuto pochi problemi in carriera, in genere sono stati ingigantiti. Con il Brescia pensavamo di essere più avanti, comunque ci salveremo in anticipo. A gennaio resto, salvo che il presidente non mi venda… Ho colto 2-3 legni, in quest’andata, devo stare più in area, per sfruttare i cross».
Con Grosso non è mai sbocciato il feeling: «Neanche mi aspettavo il ritorno di Corini. In quell’allenamento, Grosso non vedeva la giusta intensità, mi disse che potevo andare a casa. In questi mesi ho avuto solo un mezzo calo, proprio con lui. Adesso mi alleno 10-15 volte tanto, rispetto a quanto facessi in gioventù».
Sul campo, il Parma paga il pressing di Spalek su Brugman e trova poche ripartenze. Il gol bresciano su tirocross di Torregrossa dalla destra, Hernani devia e Balotelli è pronto al tocco, in posizione regolare. Il pari è originato dall’errore di Martella a centrocampo, Kulusevski centra per Alberto Grassi che al 92’ insacca in acrobazia.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”