E’ il Veneto la regione leader della serie B, con la neoretrocessa Chievo, la ripescata Venezia e con il Cittadella sempre all’inseguimento della prima serie A della storia. E poi c’è il Pordenone, per tutta la stagione allo stadio Friuli. Udine non è come lo stadio Bottecchia, è un peccato che la società neroverde abbia rinunciato ad adattarlo, il Citta ha giocato a lungo in deroga, di certo il clima sarà un po’ spettrale, come negli ultimi anni di Triestina al Rocco, in B.
Nella città del Noncello c’è tanta voglia di grande calcio, è uscito il dg del miracolo, il giornalista Fabrizio Cometti, resta la proprietà e re Attilio Tesser, sognatore del doppio salto, centrato a Novara. C’è Michele De Agostini, a 36 anni un pizzico all’inseguimento di papà Luigi, ex azzurro e Juventus, in coppa Uefa con il Verona. A Tricesimo sono i più popolari. C’è un Friuli con la serie A bianconera e la B neroverde, come quasi soltanto le 4 metropoli della serie A con i derby e Verona. Ecco, il Chievo. Con Marcolini è giovane, ha l’obiettivo dei playoff. Alessio Dionisi a Imola ha strabiliato, di certo a Venezia farà giocare meglio rispetto a Serse Cosmi, ripescato. Il Cittadella resta la certezza, bel gioco ed equilibrio, Venturato stramerita la serie A, invece è Juric a continuare ad avere chances. Come Filippo Inzaghi, esonerato a Bologna per disperazione e adesso al Benevento, ma in arancioneroverde aveva convinto.
Ieri il via con l’anticipo di Pisa, proprio contro i sanniti, e il varo del progetto “L’inviato Aic sul campo”, ideato dall’assocalciatori per il coinvolgimento di ex negli stadi. “Per farli tornare sul campo, a raccontare storie ed esperienze vissute in carriera”. Per Cittadella-Spezia ci sarà Giancarlo Pasinato, il mediano di uno scudetto dell’Inter, a Venezia-Cremonese il portiere Francesco Benussi, ex fresco; a Pordenone-Frosinone Loris Pradella.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”