E’ stata comunque una grande giornata, per Trieste. Nell’anno dei playoff per il basket, il calcio risorge solo in parte, è il Pisa ad aggiudicarsi la finale playoff per 1-3, ai supplementari. Niente serie B per la Triestina dopo 8 anni e i 3 fallimenti conosciuti fra il ’94 e il 2016, risalgono i toscani dopo due annate e pure hanno conosciuto tre fallimenti, nella storia.
Lo stadio Nereo Rocco ribolle di entusiasmo, è accanto al mitico Pino Grezar, dove da un quarto di secolo si fa solo atletica: gli spettatori sono 23mila, festeggeranno i 5mila toscani. Al 27’ crossa da sinistra Di Quinzio, Marconi prolunga di testa e Masucci ruba il tempo a Lambrughi, avvantaggiando i nerazzurri. Al 13’ del secondo tempo De Vitis è in ritardo su Maracchi, Granoche infila il rigore. Sull’1-1 la prevalenza è giuliana, quando però si aspettano i supplementari, al 37’ è la ripartenza di Marconi a provocare l’inferiorità numerica della Triestina, Lambrughi deve fermarlo fallosamente perchè si presenta solo davanti alla porta. Addirittura Pavanel fa uscire il 36enne Granoche. Buschiazzo ha il braccio lontano dal corpo sul sinistro di Procaccio, dunque manca un rigore agli alabardati. Anche un secondo, perchè l’intervento del figlio di Totò De Vitis su Procaccio è punibile. L’1-2 arriva in avvio di overtime, punizione da sinistra, Buschiazzo centra in acrobazia, Offredi respinge corto e Michele Marconi azzecca il gol promozione. All’Unione servirebbero due reti, in 10 sono impossibili e anzi arriva il tris per mister Luca D’Angelo, sul contropiede di Gucher.
L’ultimo verdetto del calcio nazionale arriverà sabato dal Provinciale di Trapani, anche lì in caso di parità si andrà ai supplementari, dopo lo 0-0 di sabato, con le (giuste) accuse del presidente Gatti, del Piacenza: «Penalizzati come a Siena, con il Var saremmo già in B. Converrebbe non iscriverci e ridarsi al volley: con 5 milioni si vince».
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”