Vanni Zagnoli con l’allenatore mito, Mircea Lucescu
di Vanni Zagnoli
Il weekend calcistico e non solo offre spunti prevedibili, alla vigilia del campionato.
- Mihajlovic non è da Milan, non faceva giocare sempre bene la Sampdoria. Meglio Seedorf, ancora in causa, appoggiato dall’ex ministro Treu . Nè inzaghi non era tanto peggiore;
2) Sarri sì che è da Napoli, bel gioco e non la tracotanza di Mihajlovic.
3) La lazio e Pioli viaggiano già da terzi della classe. Tre le goleade incassate, ma adesso sono di nuovo lì, con Felipe Anderson e Keita trascinatori, come la scorsa stagione.
4) La Fiorentina prima da sola, mai aveva iniziato con 6 vittorie su 7. L’ultimo a sfiorare lo scudetto fu Trapattoni, nel ’99. Le possibilità che tenga non sono molte, le candidate allo scudetto restano Juve, Roma, la stessa Inter.
5) Quel rigorino a favore della Juve, ricominciamo. La spinta su Alvaro Morata è leggera, non fischierei mai quei contatti.
La Juve resta la più seria candidata, a 9 punti dal primato. Non sarebbe favorita solo se mancassero 6 giornate, toh.
7) L’effetto Khedira, la centralità del regista nel ruolo del calcio, eccellente l’impatto del tedesco sul campionato italiano.
8) L’esonero di Rodgers al liverpool, favoritissimo per la panchina dei Reds è Klopp, ex Borussia Dortmund. Sono rarissimi gli esoneri in uno dei club più popolari al mondo, questo licenziamento è quasi unico.
9) Ciclismo. Vincenzo Nibali è anche da classiche per un giorno. Cancella la squalifica della Vuelta, si conferma fra i grandi sportivi italiani in senso assoluto, in particolare meridionali. Raccoglie l’eredità di Mennea, degli Abbagnale.