Si dice che sbagliare è umano e che perseverare sia diabolico, ebbene il Milan ha avuto il coraggio di perseverare, con l’ingaggio bis di Balotelli, un calciatore, per quello lo voglio giudicare, che di fatto ha fallito dovunque sia andato .
Galliani è un dirigente esperto e sa benissimo che un ennesimo flop non gli sarebbe perdonato, ma a pensarci bene la sua scommessa ha una logica, in fondo il rischio non è così alto e vi spiego perché: Balotelli arriva gratis per un anno e costa al Milan più o meno quello quanto costerebbe Matri, che è già stato strabocciato da tutti a Milano, ma ha indubbiamente potenzialità enormi e doti superiori.
In attacco il Milan è coperto, se Balotelli fallisce in fondo gli attaccanti li ha, se invece trovasse un nuovo ruolo tipo dietro le due punte, potrebbe pure fare bene.
Si è giocato molto sulle promesse di Balotelli, per il debito di riconoscenza che dovrebbe avere verso Mihalovic, sugli Europei che Balotelli avrebbe promesso al padre, da poco scomparso , di disputare con la maglia azzurra, e su una specie di codice anti – balotellate: insomma, il rapporto fra rischio e possibilità di fare bene è congruo e non è detto che vada male…
Un unico dubbio, spesso mi è capitato di vedere persone intelligenti fare schiocchezze. Capita, qualche volta, molto meno mi è capitato di vedere persone poco intelligenti fare cose intelligenti… Ecco, questo è il mio dubbio, il campionato dirà .
Moratti, invece, ha concesso una bella intervista alla Gazzetta, nella quale ripercorre i suoi anni di presidenza e le sue emozioni , concordo su tutto, o quasi…
Lo scudetto, egregio signor Moratti, quello no. Non lo doveva accettare, ma non perché come hanno provato a fare credere lei e l’Inter abbiate fatto le stesse cose degli altri, quelle sono schiocchezze.
Uno scudetto cucito nella maglia di una squadra che è arrivata terza a non so quanti punti dalla prima, è uno scudetto fasullo, di cartone come dicono gli juventini, Moratti lo ha interpretato come un risarcimento di vecchi soprusi subiti, ma io lo avrei interpretato così: scudetto non assegnato, per la vergogna perpretata da chi lo aveva vinto!