Oggi Renzo Rosso, patron del Bassano, lancia sulla Gazzetta un grido di allarme sul calcio attuale : “Il calcio di oggi rispecchia la politica e la vita quotidiana, solo intrallazzi e malaffare”, scrive il proprietario della Diesel e io mi sento di sottoscrivere in pieno il suo pensiero.
Il Bassano domina la serie C nella scorsa stagione, si appresta a vincere il campionato, ma improvvisamente al Novara vengono restituiti diversi punti sottratti prima perché colpevole di non aver pagato nei termini irpef, iva, stipendi giocatori ecc, e grazie a questi punti, all’ultima curva, supera il Bassano e vince il campionato accedendo alla Serie B.
Il Bassano superato al fotofinish è ostretto a disputare i play-off e perde la finale con il Como, che quindi accede legittimamente alla serie B.
Il Bassano e’ una società che rappresenta un paese piccolo, pochi spettatori, poco appeal per le tv ma èuna società gestita ed amministrata in maniera perfetta, sempre in regola, disciplinata e soprattutto paga con puntualità. Eppure sembra non sia posto per i veneti neanche per gli eventuali ripescaggi, per i posti vacanti della B, lasciati come minimo da Catania e Parma, ma forse anche da altre.
Nel frattempo la giustizia sportiva annuncia che il Novara ripartirà dalla B con un meno 2, per un ritardo delle scadenze di giugno, e sembra che una delle squadra che verrà sicuramente ripescata possa essere l’Ascoli, che ha disputato i play-off come il Bassano, ma non la finale e ha già usufruito in passato di tale regalo.
Mi sembra evidente che nei criteri di ripescaggio ci sia qualcosa che non va e che Renzo Rosso, noto imprenditore, abbia più di una ragione nel sostenere che anche nel calcio gli intrallazzi vincono sulla trasparenza.
Il Bassano merita la serie B, non servono una storia calcistica o un bacino di utenza, basta la serietà, la buona gestione, la trasparenza e la correttezza, ma evidentemente questi sono valori che valgono solo in un mondo virtuale.
Di Vanni Puzzolo