Il calcio del procuratore Vanni Puzzolo. Conte rinviato a giudizio. Ma non è una condanna

Il procuratore romagnolo Vanni Puzzolo
Il procuratore romagnolo Vanni Puzzolo

Di Vanni Puzzolo

Se, come sembra, la procura di Cremona deciderà del rinvio a giudizio del nostro ct Antonio Conte, non succederà un bel niente, non ci saranno dimissioni, ma solo un processo penale per frode sportiva. Al termine del quale, si accetteranno le decisioni della magistratura che devono essere rispettate e non commentate.

Le illazioni dei media sulle eventuali dimissioni sono assolutamente fuori luogo.

Sarebbe stata molto peggio un’archiviazione,  poiché l’opinione pubblica avrebbe fatalmente pensato che fosse dettata da pressioni della Federazione in vista degli Europei di Francia.

CONTE-1

 

Conte è stato uno dei tanti soggetti dell’inchiesta sul calcio scommesse di Cremona. In sede di giustizia sportiva ha pagato, con una squalifica, poi ridotta, per omessa denuncia.

Un coinvolgimento presunto su partite concordate a Siena e a Bari. Non si è mai capito se fosse solo al corrente, o se fosse consenziente. Comunque sarà la giustizia ordinaria ad appurare eventuali reati.

Un allenatore che permetteva ai suoi giocatori di concordare partite non può fare il commissario tecnico di nessuna nazionale. Non deve esserci il minimo dubbio.

Conte si difenderà, possibilmente prima dell’inizio degli Europei. Se prosciolto sarà legittimato a continuare, se condannato si dimetterà, ma non si devono fare nè processi sommari nè giudizi parziali. Un rinvio a giudizio, per quanto scomodo, non costituisce mai una condanna.

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